lunedì 22 giugno 2009

Sondaggio: i minimi, secondo voi (1): i risultati

Boom di partecipazione per il primo sondaggio sui compensi minimi con ben 69 voti! Questo è il  sondaggio più votato finora che doppia tutti i precedenti. La partecipazione numerosa ci dice una cosa: l'argomento dei compensi è decisamente sentito dagli sceneggiatori che passano su questo blog. Vogliamo rassicurare i nostri visitatori confermando che è un argomento sentito anche dalla SACT.
Passiamo a vedere i risultati. Come potete vedere in alto a destra, vince in modo schiacciante la risposta 2. Secondo 42 votanti il compenso minimo di un pezzo da 50' è di 15.000 euro.
Durante la votazione, qualche blogger nei commenti ha tenuto a precisare che esisterebbe già un articolato documento della SACT sui minimi. E' vero. Il documento esiste e risale a qualche tempo fa. Ma la votazione ci serviva per avere conferma che i minimi che erano stati fissati nel precedente documento fossero ancora attuali. 
Così è stato. E la conferma è venuta proprio dai naviganti che hanno partecipato a questo sondaggio. Il vostro parere è importante, soprattutto se esprime punti di vista costruttivi.
Presto, prima della pausa estiva, metteremo online un nuovo sondaggio sui minimi. E come sempre... a voi la parola!

giovedì 18 giugno 2009

"Come sceneggiatore il tuo ruolo è portare le persone in luoghi in cui non sapevano di voler andare"

Protagonista del terzo ed ultimo meeting della serie "Created by" è stato il bravissimo e pluripremiato Paul Abbott, autore britannico di cult come Shameless, Clocking off e State of play (recentemente riadattato dagli americani).
L'incontro con Abbott è stato decisamente illuminante. Ha toccato tutti gli aspetti del lavoro dello sceneggiatore, dalle motivazioni personali, al rapporto col network, al rapporto tra scrittura e regia passando attraverso il ruolo e l'importanza del writer/producer.
Basta mettere di fila le dichiarazioni di Abbott per trarre le dovute conseguenze.
Sul ruolo e l'essenza stessa dello sceneggiatore Abbott dice
"Devo rispettare il pubblico perché io sono il pubblico. Nella mia carriera di sceneggiatore ho fatto cose di cui non sono contento ma ho sempre cercato di migliorare. Se non pensi così non sei uno sceneggiatore, ma un dattilografo"
"Scrivere è riscrivere. Bisogna continuamente cambiare quello che si è scritto. Dargli le proteine per crescere"
"Come sceneggiatore il tuo ruolo è portare le persone in luoghi in cui non sapevano di voler andare. Li devi portare in un punto che non conoscono, dando loro una visione completamente nuova"
"Bisogna far capire il proprio stile al network, bisogna imparare a descrivere quello che si ha in mente. Bisogna essere seduttivi perché solo in questo modo gli altri si interesseranno al tuo lavoro"
Ecco, ci piacerebbe da morire che, anche nel nostro Paese, fosse possibile un approccio alla scrittura di questo tipo. Ci piacerebbe sedurre i nostri interlocutori con delle idee attraenti, che siano nuove per chi scrive e per il pubblico.
Sul ruolo dello sceneggiatore/produttore, Abbott aggiunge:
"Se uno sceneggiatore riesce ad avere la mente da produttore, riesce ad ottimizzare i costi già in scrittura."
Inoltre diventando scrittori/produttori "Il rapporto coi network cambia. Ti rispettano di più perché pensi per loro e non li vedi più come nemici."
"I network americani sono i migliori, ma hanno una politica spendacciona. Non possiamo copiare quel sistema, ma dobbiamo prenderlo e modificarlo. Possiamo migliorarlo."
"I network dovrebbero promuovere la conoscenza dell'industria tra gli sceneggiatori, perché solo così un prodotto può venire bene. In questo modo uno showrunner può rendere cinque volte di più ad un network. In questo modo il prodotto sarà migliore e renderà meglio in tutto il mondo."
C'è bisogno di dire altro? Forse sì. Visto che questo blog è visitato anche dai nostri colleghi registi c'è bisogno di citare le parole di Abbott legate al rapporto tra scrittura e regia:
"Io non so dirigere, non sono un regista e non voglio essere obbligato a farlo. La mia voce esce dalla sceneggiatura e se un regista tentasse di soffocarla non sarebbe un comportamento accettabile. Sceneggiatori e registi sono chiamati a creare insieme il prodotto ed è compito di un bravo produttore far sì che il regista non prevalga. Nessuno può sopravvivere senza l'altro e tutte e tre le categorie devono essere portate a capire questa verità. "
Grazie a Paul Abbott per essere intervenuto, per essere stato così chiaro, netto e preciso. E speriamo che queste affermazioni, che si uniscono alle precedenti di Pharoah e Krivine, smuovano qualcosa nel mercato italiano.
Verificheremo un primo effetto nel convegno finale, sempre dal titolo "Created by: tutela le idee, sviluppa l'industria", che si terrà il 10 Luglio durante il Roma Fiction Fest.
Vi ricordiamo che per accreditarvi basta andare sul sito del Roma Fiction Fest cliccando QUI e andando nell'area "accrediti".
Per il resto... a voi la parola!

venerdì 12 giugno 2009

Sondaggio: i minimi, secondo voi (1)

Chiuso il sondaggio precedente, che vede la vittoria dell'accordo di buona condotta con uno schiacciante 76%, ne apriamo un altro che farà parte di una serie di sondaggi sui minimi contrattuali.
Con questo primo sondaggio vi chiediamo quale potrebbe essere il minimo per una puntata da 50'.
Tutti i sondaggi, compreso quello sull'accordo di buona condotta, verranno presi seriamente in considerazione dalla SACT per orientare il proprio operato.
Come sempre... a voi la parola!
Vi ricordiamo che, doveste avere proposte alternative a quelle contenute nel sondaggio, potete inserirle nei commenti a questo post.

giovedì 11 giugno 2009

Doverosi chiarimenti

Dopo aver letto i numerosi commenti al post Money Money Money, la SACT si sente in dovere di replicare quanto segue.

 

1.     Quanto è emerso a proposito dei compensi (compensi non smentiti e verificabili) sia di Publispei a proposito della nota serie ‘i Cesaroni’, che di Lux Vide a proposito dei soggetti di Don Matteo, non trova il nostro consenso perché riteniamo che tali cifre siano ben al di sotto di quello che la SACT ritenga debba essere il minimo garantito.

2.     La SACT non condivide qualsiasi prassi che tradisca i termini contrattuali intercorsi tra produzione e sceneggiatori ma non intende far confusione tra committenti e autori. Noi non siamo qui per condannare colleghi che hanno accettato di lavorare per cifre così basse, ma siamo qui per dire che è responsabilità nostra, di tutta la categoria, fare in modo che questo non accada più da ora in avanti.

3.     La SACT ringrazia tutti coloro che nel blog si sono firmati e respinge con decisione gli inaccettabili insulti e attacchi personali di cui sono stati oggetto. Ritiene altresì che l’anonimato sia principio fondante di qualsiasi blog e non ritiene di interromperne l’utilizzo. La SACT s’impegna però ad ascoltare il prima possibile accusati e accusatori, per poter verificare le loro dichiarazioni, assumere una sua posizione pubblica sulla vicenda e risarcire con il ristabilimento di una verità oggettiva quanto al momento semplicemente supposto o raccontato in modo parziale.

4.     E’ politica della SACT accettare alleanze con chiunque si schieri e si impegni nel combattere le nostre stesse battaglie, da qualsiasi parte essi vengano.

 

In questo particolare momento la SACT sta vivendo una fase di grande crescita e attività. Gran parte delle nostre risorse sono impegnate nell’organizzazione del convegno sul CREATED BY che all’interno del Roma Fiction Fest concluderà gli incontri con showrunner europei.

 

La restante parte è impegnata invece nel vagliare le regolamentazioni contrattuali che riguardano i nostri colleghi europei, per questo abbiamo pubblicato il post ‘Money Money Money’, è nostro interesse infatti, non perdere di vista i problemi complessivi della categoria e, in questo momento di crisi, tutelare soprattutto le frange deboli.

 

Ci teniamo a sottolineare che, oltre alla polemica sui compensi, sono emerse anche richieste e proposte interessanti da parte di anonimi… ci rivolgiamo ai vari Moll F,  200alminuto etc,

Richieste e proposte alle quali non abbiamo ancora risposto, ma sulle quali stiamo riflettendo e lavorando.

Cogliamo l’occasione per ringraziare anche chi, firmandosi in modo anonimo, usa il blog in modo costruttivo e utile a tutti.

 

Ps: vi aspettiamo lunedì all’incontro che si terrà alla casa del cinema con Paul Abbott, creatore di State of Play e Shameless. Grazie al successo e alla larga partecipazione da parte di tutti i settori dell’industria di fiction a tali iniziative SACT, vi chiediamo di confermare la vostra adesione entro venerdì presso segreteria@sact.it