tag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post1305254971196296839..comments2022-03-25T13:05:06.443+01:00Comments on SACT - il blog: L'avvelenata (o la crisi degli ascolti capitolo II°)SACThttp://www.blogger.com/profile/02327691610642046303noreply@blogger.comBlogger61125tag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-23393114400065715582008-12-09T20:33:00.000+01:002008-12-09T20:33:00.000+01:00interessante! Gli ultimi due commenti dicono due c...interessante! Gli ultimi due commenti dicono due cose opposte (Bibbia e non Bibbia).<BR/><BR/>Una premessa: io parlo solo per me stesso e non certo per RAI, Mediaset o Sky. Quindi le valutazioni e le proposte sono mie e servono solo a cercare di capire che cosa sta succedendo in questo piccolo mondo fiction.<BR/><BR/>Ora alcune notazioni sugli ultimi commenti :<BR/><BR/>a) anche se si scrive senza Bibbia e si scrive come nella Soap (o come ne La Squadra) esiste in ogni caso l'Editor di Rete solo che legge gli episodi MENTRE vengono scritti e non DOPO. E fa gli interventi sia sulle scalette che sulle sceneggiatura prima che la scrittura sia completata. La tempistica è diversa ma il ruolo è lo stesso e gli interventi pure. Chiunque abbia fatto la Soap (sia RAI che Mediaset) lo sa. Gli scrittori si sentono più liberi? Può darsi, ma a me non sembra che vi sia grande differenza reale (a parte i tempi diversi). Per quanto riguarda l'opposizione dei Network: si, potrebbe esserci ma non sono sicuro che sarebbe cosi forte come tu credi;<BR/><BR/>b) io penso che la Bibbia non serva assolutamente a nulla e che quindi i soldi, ma soprattutto il TEMPO, che si perde è tempo buttato via e potrebbe essere messo a frutto scrivendo (nello stesso tempo) almeno 2-3 episodi completi. Li si che si vedono i personaggi, come parlano e cosa fanno. Le Bibbie servono solo far perdere tempo, non vengono mai seguite e sono un modo per un pugno di sceneggiatori di farsi dare un mucchio di soldi a scapito di altri sceneggiatori (che non hanno la possibilità di avere una Bibbia commissionata) e nello stesso tempo di prendere "in giro" o "tentare di prendere in giro" gli Editor e/o i Network. Qualche esperimento di abolizione della Bibbia si sta tentenado sia in RAI che in Mediaset ma siamo ancora agli inizi e io credo si dovrebbe andare avanti;<BR/><BR/>c) la proposta che ho fatto è una cosa più semplice di quello che voi descrivete: si tratta solo di SOSTITUIRE alle Bibbia (che non servono a nulla) un numero di script completi che potrebbero FACILMENTE diventare delle serie. Sui giusti compensi e sui ruoli si dovrebbere discutere dopo che questa idea è passata;<BR/><BR/>d) io al momento non voglio diventare un Creative Producer e sarei MOLTO CONTENTO se vi fossero scrittori che forniscono un prodotto che "grosso modo" va bene per il Network. Io cerco solo di riaggustare le cose e di renderle compatibili con il pubblico delle varie reti. Voi pensate che gli Editor vogliano scrivere ma credo che questo sia un desiderio solo di pochi Editor;<BR/><BR/>e) sugli attori sono completamente d'accordo: non valgono i soldi che sono pagati. Ma capisco anche la ragione per cui riescono a strappare dei compensi del genere. La necessità di ridurre il rischio di flop da parte delle Reti. Ma, fosse per me, si dovrebbe andare verso meno Star;<BR/><BR/>f) non capisco di cosa tu abbia paura?<BR/><BR/>For now<BR/><BR/>Good Night & Good LuckAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-89550743244978595882008-12-09T16:55:00.000+01:002008-12-09T16:55:00.000+01:00@Good night, good Luck:“Chiedete ai produttori e q...@Good night, good Luck:<BR/>“Chiedete ai produttori e quindi ai network di non finanziare la BIBBIA di una specifica Serie (che costa molto – a volte sino a 300.000 Euro) e che non serve a nulla. Ma di spendere quel medesimo denaro per finanziare 5-7 script-piloti di 5-7 Serie diverse. Script fatti (ovviamente) da sceneggiatori diversi. Cosi si crea concorrenza e lo sceneggiatore che ha fatto il pilota che piace di più diventa caposcrittore. Nel caso non sia in grado di gestire <BR/>una intera Serie (per età o per esperienza ecc) può essere affiancato da qualcuno più esperto ma resta nella Serie stessa e firma tutti i soggetti della Serie ecc.”<BR/><BR/>Tu quindi ci stai dicendo: tagliamo/erodiamo da una parte – la scrittura delle Bibbie (i produttori ti faranno un monumento) – e mettiamo quei soldi per finanziare script. E io ti chiedo: perché? Stiamo parlando di due budget DIVERSI. <BR/>Il finanziamento di una Bibbia per una serie rientra nell’operatività normale, il finanziamento di piloti rientra in un budget completamente diverso (a tassazione ed “ammortizzamento” diversi) e si chiama RICERCA. <BR/>Sì, avete capito bene: è RICERCA. Quella che in un Paese normale è priorità di qualsiasi azienda che voglia crescere e voglia ritagliarsi uno spazio internazionale. E tu ce la stai facendo passare per chissà quale concessione! A patto, però, che rinunciamo alla scrittura delle Bibbie. Ma le due “dimensioni” in Bilancio non sono collegate, quindi non si elidono a vicenda. Invece, in un sistema che funziona (nel senso che vuole crescere ed investire su se stesso) sono COMPLEMENTARI. <BR/><BR/>Mi dispiace vedere che su questo blog – blog di SCRITTORI – non si riesca a capire che questa proposta – a queste condizioni – è solo l’ennesimo passo indietro, un ulteriore restringimento del nostro campo di azione. <BR/><BR/>In cambio di che, poi? Dei piloti. Voi ci credete ai piloti, ragazzi? Io poco. E non venitemi a parlare degli Stati Uniti!! Se 10 anni fa ci fosse stato il pilota della prima serie di Distretto di Polizia non ci sarebbe stata una serie tuttora in onda. Ve lo ricordate tutti, vero, che le prime 3/4 puntate hanno - com’è spesso nella natura delle serie lunghe – stentato? E lo stesso discorso di potrebbe fare per “Donna Detective”…E per tante, tante altre serie. No, non funziona così: i broadcasters devono prendersi fino in fondo la RESPONSABILITA’ delle scelte editoriali e di contenuti che fanno. <BR/><BR/>La Bibbia in una serie: per me è TUTTO. Il passaggio più importante. L’unica bussola possibile. Ovviamente, nella sua versione definitiva deve essere VINCOLANTE per TUTTI. Negli ultimi mesi mi è stato chiesto un giudizio su due progetti e questa mia convinzione si è ulteriormente rafforzata: da una Bibbia scritta bene capisci se una serie c’è. Resto convinta che una serie è LO SCRIPT. Tutto il resto ha il suo senso, il suo ruolo, ovviamente. Ma è un "contesto": che può essere potenziante oppure no, ma..Ma viene dopo. <BR/><BR/>La mia domanda su come parte una serie: ovviamente, era “retorica”. Lo so bene come funziona…;-) <BR/><BR/>@Anonimo che ha paura:<BR/>Mi hai fatto venire i brividi...Stiamo veramente messi così male? Forse, dopo quello che ho letto qui tra ieri e l'altro ieri - inviti del tipo: fuori da questo blog - dovrei credere di sì...<BR/>Per quanto mi riguarda, invece, il lavoro cresce SOLO sulla discussione sulle idee. LE PIU' DIVERSE. Uno scambio importantissimo, a cui non dobbiamo mai abiurare. Questo è un valore condiviso, spero.<BR/><BR/>Nina<BR/><BR/>PS: scusate, non ho tempo di rileggere...<BR/><BR/>PS2: concordo con la parte finale dell'intervento di Trallallero.BallerineBluhttps://www.blogger.com/profile/08332891014043849619noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-72273210354634483802008-12-09T10:54:00.000+01:002008-12-09T10:54:00.000+01:00a me ha fatto rabbrividire, il nick. il coraggio ...a me ha fatto rabbrividire, il nick. il coraggio che trasuda da storie come quella è così lontano dalla nostra mentalità da risuonare come un ceffone. <BR/>e' come se i personaggi idealisti "che non guardano in faccia a nessuno" che ci hanno fatto partorire col ciclostile in questi anni, ci avessero vampirizzato.tanto più diventavano senza macchia loro,più ne uscivamo rabberciati noi. più li vedevamo battersi 'contro le ingiustizie', più era facile assuefarsi,considerarle parte del pacchetto .gli facevamo rischiare la vita il posto, la donna , e poi di fronte al sopracciglio alzato del capostruttura, ci tremavano le gambe. <BR/>Non voglio più soldi, nè più occasioni di quante riescano ad assicurarmene le mie idee. Non voglio nemmeno i credits. quello che voglio davvero, è smettere di avere paura.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-10794651343118761482008-12-09T00:28:00.000+01:002008-12-09T00:28:00.000+01:00@goodnight & goodluck:Io sono per questa impos...@goodnight & goodluck:<BR/>Io sono per questa impostazione del lavoro laddove si dia anche un valore economico "di peso" al pilota di una serie e quindi al suo creatore. Non credano RAI, Mediaset o chiunque proponga questo sistema di poter pagare un pilota come una puntata qualunque.<BR/>Per ridare importanza agli sceneggiatori è fondamentale che siano rivalutati anche i compensi, troppo bassi.<BR/>E tu mi dirai: figurati se RAI e Mediaset ti danno più soldi, aumenterebbe il costo della scrittura di una serie.<BR/>E io ti rispondo: basta decurtare un bel po' ai compensi osceni degli attori. Perchè detto fra noi gli attori non fanno più ascolto (e non parliamo dei registi!).<BR/>La Ferilli con Anna e i cinque, Memphis con Crimini Bianchi, Ghini con Raccontami... devo aggiungere altri alla lista?<BR/>La mia proposta? Tagliamo un buon 30% di cachet agli attori. Non ci stanno? Andassero a fare cinema. Creiamo nuove star con nuove serie. La tv serve anche a questo a creare ricambio nello star system e in America lo hanno capito molto bene. E solo di recente e in rari casi sono stati messi attori di grosso calibro (e grosso cachet) sulle serie tv.<BR/>Di quel 30% diamo solo il 5% in più agli sceneggiatori. Vedrai che si accontenteranno e lavoreranno molto meglio.<BR/><BR/>p.s. complimenti per il nick che mi ha fatto tornare in mente il bel film di Clooney.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-17622654378526864402008-12-08T20:08:00.000+01:002008-12-08T20:08:00.000+01:00@ good night good luckla tua proposta è assolutame...@ good night good luck<BR/>la tua proposta è assolutamente accettabile e condivisibile visto che è la stessa applicata negli usa, ma... credi davvero che le reti siano pronte ad avviare un progetto sulla base della sceneggiatura di un pilota senza conoscere le linee orizzontali di tutta la serie ed averne quindi un controllo editoriale a monte? E' qui che casca l'asino e si torna al solito punto: avere o no fiducia nello scrittore!<BR/>Sulla faccenda del writer producer o produttore creativo che dir si voglia (credo che il tuo interesse fondamentale sia dividere questa figura da quella dell'ideatore della serie per salvaguardare il tuo ruolo di produttore artistico che non scrive) ci si può anche arrivare gradualmente o solo in alcuni casi di maturata esperienza sul campo... ma rimane l'annosa questione dell'affidamento all'head writer (da parte della rete) dello sviluppo di una serie che come in una soap vede gli interventi degli editor mirati a salvaguardare una linea editoriale scelta in partenza e non certo a suggerire sviluppi narrativi dettati dal gusto personale. Se acquistiamo questa fiducia il resto viene da sé e l'organizzazione produttiva verterà tutta a salvaguardia dell'idea originale, che la figura del produttore creativo coincida o no con quella dell'head writer. L'importante è che l'head writer sia in totale sintonia con il producer, altrimenti chi dovrà lasciare il suo posto è il produttore artistico che mal dirige l'idea e non l'autore della stessa. Chiaro?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-21495337350397930742008-12-08T17:53:00.000+01:002008-12-08T17:53:00.000+01:00Prima di andare a “massacrare” (o “salvare”) una i...Prima di andare a “massacrare” (o “salvare”) una intera serie fatta da un gruppo di sceneggiatori ecco alcune, parziali, risposte:<BR/><BR/>a) non voglio essere generico ma oltre un certo livello di dettaglio<BR/>dovrei fare dei nomi e questo non mi sembra corretto<BR/><BR/>b) una serie si avvia su un concept che a volte giunge da <BR/>uno scrittore, a volte da un produttore, a volte dal capo della <BR/>fiction o altri. Mai dagli Editor che per prassi non possono<BR/>fare Serie loro. Ma anche se si ha un'idea di base il passaggio alla<BR/>Serie è una cosa complessa. Prendiamo ad esempio Rossella <BR/>e l'idea di fare una Serie ambientata a Capri. Questa è una idea editoriale<BR/>ma poi viene chiamata la Pascolini a sviluppare il progetto e a <BR/>definire i personaggi e gli intreccia della storia. E' qui che iniziano ad<BR/>intervenire gli Editor. Come si sviluppa la storia? Chi sono personaggi <BR/>principali? Ecc. Questo per far si che la Serie sia coerente con<BR/>la linea editoriale di RAI. Questa storia è più della Pascolini, di Rossella<BR/>o degi Editor. Non mi sembra una risposta semplice come qualcuno vuol far credere.<BR/>Non ci sarebbe stata la Serie senza l'idea di base di Rossella ma senza la Pascolini<BR/>non vi sarebbero stati quei personaggi e senza gli editor forse si andava verso<BR/>una storia poco adatta a RAI1 ecc. Dire che la Serie è della Pascolini mi sembra scorretto,<BR/>come dire che senza di lei sarebbe stata la stessa cosa!<BR/>Come vedi l'idea era coerente con le linee editoriali ma doveva <BR/>essere tenuta sotto controllo.<BR/><BR/>c) Certo che il successo è legato alla “musicalità” della Serie e che <BR/>questa è legata alla organizzazione del lavoro ma non è vero che <BR/>è legata SOLO allo script. E' legata allae scelte di casting, alla <BR/>regia, al montaggio ed alle musiche. NON E' VERO che la serie <BR/>si vede nello script. Nello script si vede SE CI SONO LE BASI per<BR/>una Serie ma il resto pesa e MOLTO. Non a caso si parla di W-P in USA <BR/> e non di W_CapoScrittore. Il look della Serie è composto dall'insieme e non <BR/>dal solo script. Per questo il fatto che Valsecchi e Tarallo abbiano iniziato<BR/>come produttori e non come scrittori non incide più di tanto. Loro controllano<BR/>il prodotto complessivo e nel bene o nel male offrono una immagine che ha avuto successo.<BR/>Per questo, provocatoriamente (ma non troppo), vi ho sempre detto che<BR/>gli Editor sono più attrezzati degli scrittori per fare il W-P dato che controllano tutto<BR/>il ciclo della produzione (casting, regia, montaggio e musiche)<BR/><BR/>d)continuo a dire che collegare il fatto che alcune Serie vanno male al<BR/>fatto che ci siano gli orrendi editor che distruggono le meraviglie fatte dagli scrittori<BR/>è una favola che viene raccontata agli sceneggiatori inesperti per farli <BR/>continuare a vivere nel mondo della fiabe. Per distruggere questa idea basta vedere che cosa <BR/>ha fatto Crimini Bianchi (dove notoriamente non vi sono Editor della<BR/>Rete – dato che Valsecchi controlla tutto il processo). Questo vuole dire<BR/>hanno sempre ragione gli Editor. No, certo che no. Ma questo vuol dire che <BR/>fare un successo dipende dall'equilibrio degli interventi. Un equilibrio molto<BR/>difficile da ottenere visto che negli USA (con tutta la loro esperienza) hanno dei <BR/>tassi di fallimento del 90%<BR/><BR/>e)cmq se gli scrittori volessero spingere per una organizzazione del lavoro che aiuta a fare<BR/>prodotti più vicino alle loro idee e riduca (in parte) il peso degli editor. La proposta <BR/>è molto semplice (ve la descrivo tra 3 righe) ma non credo che piaccia davvero<BR/>a molti sceneggiatori. <BR/><BR/>La proposta è questa:<BR/>- chiedete ai produttori e quindi ai network di non finanziare la BIBBIA di una specifica Serie (che costa molto – a volte sino a 300.000 Euro) e che non serve a nulla. Ma di spendere quel medesimo denaro per finanziare 5-7 script-piloti di 5-7 Serie diverse. Script fatti (ovviamente) da sceneggiatori diversi. Cosi si crea concorrenza e lo sceneggiatore che ha fatto il pilota che piace di più diventa caposcrittore. Nel caso non sia in grado di gestire <BR/>una intera Serie (per età o per esperienza ecc) può essere affiancato da qualcuno più esperto ma resta nella Serie stessa e firma tutti i soggetti della Serie ecc.<BR/><BR/>Una piccola proposta per immettere nel sistema più concorrenza e più incentivi per i migliori.<BR/>E state certi che su una proposta del genere avrete l'appoggio di molti (se non tutti) gli Editor.<BR/>Questa è una piccola mutazione della organizzazione del lavoro che avrebbe effetti importanti.<BR/><BR/>Good Night and good LuckAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-30222203959638858262008-12-07T17:14:00.000+01:002008-12-07T17:14:00.000+01:00@Candido:Grazie!!!Mi fai diventare rossa. E ricamb...@Candido:<BR/>Grazie!!!Mi fai diventare rossa. E ricambio: sei nitido, preciso, tagliente.;-) Sono anche contenta di scoprire, nella Sact, un po' di sano "dissenso" dal pensiero unico (inspiegabilmente)imperante. <BR/>Sono sincera: non lo immaginavo. :-) <BR/><BR/>A presto...<BR/><BR/>Nina <BR/><BR/>PS: ciao, ragazzi...:-)BallerineBluhttps://www.blogger.com/profile/08332891014043849619noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-77800908493473605882008-12-07T10:39:00.000+01:002008-12-07T10:39:00.000+01:00No no, era la prima. Se non sbaglio Delon vinse l'...No no, era la prima. Se non sbaglio Delon vinse l'oscar per il miglior cappotto di cammello...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-32280433647736236702008-12-07T10:20:00.000+01:002008-12-07T10:20:00.000+01:00non era l'ultima notte di quiete?non era l'ultima notte di quiete?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-51144278381975557422008-12-07T10:09:00.000+01:002008-12-07T10:09:00.000+01:00Nina, sei lucida, competente, generosa e la prima...Nina, sei lucida, competente, generosa e la prima notte di quiete è un bellissimo film… ma il martini non me lo toccare!candidohttps://www.blogger.com/profile/07262496122795917816noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-6711622117166350342008-12-06T18:23:00.000+01:002008-12-06T18:23:00.000+01:00siccome ti leggo con interesse anch'io, siamo sinc...siccome ti leggo con interesse anch'io, siamo sinceri.se in America fanno roba buona è perchè ascoltano solo la loro ispirazione. Nessun altro. E corrono dei rischi, se necessario. <BR/>magari ce l'avessimo noi, il politically correct!<BR/>sul martini concordo. fa schifo.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-39542462784873694902008-12-06T16:51:00.000+01:002008-12-06T16:51:00.000+01:00Se ho interpretato male il tuo post, mi scuso. Non...Se ho interpretato male il tuo post, mi scuso. Non era mia intenzione. Anzi, ti leggo sempre con interesse. <BR/><BR/>Nina<BR/><BR/>PS: vedo che citi spesso Mamet. Be', lui i suoi bei problemini ce li ha con il "politically correct", che è una gabbia altrettanto pesante del nostro Moige.<BR/>Ah, mai bevuto un Martini in vita mia...:-)BallerineBluhttps://www.blogger.com/profile/08332891014043849619noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-59981987219662962762008-12-06T16:26:00.000+01:002008-12-06T16:26:00.000+01:00anzi ,preciso: non coi "desiderata dei suddetti".m...anzi ,preciso: non coi "desiderata dei suddetti".<BR/>ma: <BR/>" con la voglia matta dei dirigenti di fare bella figura ancipando con assurdo eccesso di zelo i PRESUNTI desiderata dei suddetti"Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-18186680813379137072008-12-06T16:20:00.000+01:002008-12-06T16:20:00.000+01:00la colpa dei montatori? troppo martini : rileggi ...la colpa dei montatori? troppo martini : rileggi bene il post.<BR/><BR/>stavo commentando il questurino , sul punto.<BR/><BR/>e ho detto solo che in quadro già complesso ,moige e cei hanno un peso, intricando ancor più la cosa. ma comunque beata te che con i desiderata dei suddetti non ti ci sei mai scontrata, si vede. <BR/><BR/>o forse le uniche "analisi" degne di essere lette e commentate con attenzione sono le tue.mi scuso, fose sono troppo prolissa. d'ora in poi solo boutades. <BR/><BR/>anonimamente anonimAAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-75568371035470332972008-12-06T14:06:00.000+01:002008-12-06T14:06:00.000+01:00@AnonimA:"ma allora qualcuno,in altri tempi (oggi ...@AnonimA:<BR/>"ma allora qualcuno,in altri tempi (oggi andrebbe diversamente) ha sentito di dovergli attribuire come scrittori (lo sono tutti e tre, a loro modo) il merito di quei successi.Cioè di aver fatto la differenza. se no a questo punto sarebbero stati i loro editor a fare i wp,non loro."<BR/><BR/>Non confondiamo i piani: Valsecchi e Tarallo (quest'ultimo non lo conosco personalmente) sono due produttori. Hanno in mano i cordoni della borsa. Concorderete con me è un po' più semplice ritagliarsi/riconoscersi un certo ruolo.<BR/><BR/>Cristiana Farina, invece, ci è arrivata per meriti guadagnati sul campo. Personalmente, ritengo che l'unica strada percorribile sia questa. Secondo me, oggi dovrebbero essere WP Paola Pascolini, Patrizia Carrano (quant'è BRAVA!!!), Saverni e Bencivenni, Salvatore Basile...Sto dicendo i primi nomi che mi vengono in mente, quelli a cui riconosco di avere costruito e portato al successo le serie a cui hanno lavorato. Di avergli dato un'identità forte...Tutti nomi di SCRITTORI.<BR/><BR/>Dare la colpa dei problemi della fiction italiana ai montatori: ragazzi...Ma su...Eh...<BR/>Stesso discorso per il Moige e la Chiesa...;-) <BR/><BR/>NinaBallerineBluhttps://www.blogger.com/profile/08332891014043849619noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-22348839985081825952008-12-06T11:19:00.000+01:002008-12-06T11:19:00.000+01:00io con questurino ho amore odio. detesto la sicume...io con questurino ho amore odio. detesto la sicumera che sciorina ma riconosco verità in molte affermazioni. <BR/>vediamone qualcuna. <BR/>- chi oggi fa il wp , da valsecchi a tarallo alla farina lo deve a meriti di prodotto , a marketing personale e a successi precedenti.<BR/>verissimo. <BR/>ma allora qualcuno,in altri tempi (oggi andrebbe diversamente) ha sentito di dovergli attribuire come scrittori (lo sono tutti e tre, a loro modo) il merito di quei successi.Cioè di aver fatto la differenza. se no a questo punto sarebbero stati i loro editor a fare i wp,non loro. <BR/><BR/>il rapporto coi montatori. croce e delizia . li ho visti all'opera e li idolatro. se ti rapporti con loro con umiltà puoi solo imparare. ma resta il fatto che come molti registi, (che hanno,per esempio il mito del movimento di macchina fine a se stesso) si innamorano di soluzioni,magari aleganti, ma "a prescindere" dal racconto. che è invece quel che preme allo scrittore. vogliono sempre 'fare il cinema', mentre in tv la storia è tutto (sempre mamet) e un primo piano in più a volte ti salva un'emozione. sei ci sei , se sei lì e glielo spieghi, a volte si impuntano , a volte ti danno una mano, ma se non ci sei, e fanno di testa loro,è ancora un altro cuoco in cucina,un altro sapore.(che si aggiunge a editor,capostruttura, regista, e dirgente lup. mann. che ogni tanto alza il telefono e ordina un pizza 'più family meno detection più calore , spruzzata di social') <BR/><BR/>altre verità. la roba che arriva per il 95% non ha visione. <BR/>e' stato buono, questurino. io avrei detto il 98.<BR/><BR/>ma non puo' lavarsene le mani. E' colpa sua. (o del sistema)<BR/><BR/>perchè se lavori a un'idea per venderla e non perchè ti piace finisci sempre nella trappola di voler compiacere il cliente.e quindi scrivi pappine senz'anima. <BR/><BR/>e succede lo stesso se ti limiti a recepire le imbeccate che ti danno quando ti commissionano spunti LORO oppure FORMAT. ti trasformi in uno psicologo dilettante che cerca di inseguire a tentoni quello che egli passa per la mente .E che ovviamente cambia ogni settimana , dato che dipende dagli ascolti che hanno fatto le altre cose in onda.<BR/><BR/>la verità conclusiva è (lo sappiamo, questurino,lo sappiamo) che la fiction deve fare profitto. chi è pressato su questo aspetto teme che noi facciamo arte a scapito di quest'ultimo. il punto è che altrove è stato dimostrato che si puo' fare non dico arte ma creatività E profitto. e che per farla è necessario che le due anime collaborino, non si ritengano una predominante sull'altra.che si rispettino,invece di disprezzarsi. <BR/><BR/>è molto diffiile certo,rendiamoci conto tutti come questa già ardua sfida, diventa erculea quando si aggiungono altri ordini di variabili, che in America non hanno e che invece sono pesantissime, qui da noi. Cioè il ruolo della Chiesa e del Moige. <BR/><BR/>non ne parliamo mai, e invece siccome la telfonatina di quese due sovrane entità è quel che preocupa molti capi struttura più ancora dello share , è condizionante fino al soffocamento. <BR/><BR/>anonimAAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-26877807098588933422008-12-06T09:48:00.000+01:002008-12-06T09:48:00.000+01:00Faccio una premessa: ho la sensazione che tu vogli...Faccio una premessa: ho la sensazione che tu voglia trasmetterci un'idea di forte "specificità", l'idea di una grande padronanza "tecnica", eppure io continuo a sentirti estremamente generico. Faccio molta fatica a seguirti perché, come si dice a Roma, salti di palo in frasca, di qua e di là, ma ci provo...<BR/><BR/>Cmq, comincio dalla fine:<BR/><BR/>@Il nostro questurino:<BR/>"Su questo ultimo punto si torna al problema che voglio ripetere della relazione tra visione (identità) e rete dove deve andare il prodotto: non è detto che preservare l'identità del prodotto sia CORRETTO per la rete dove il prodotto deve andare. A volte si deve brutalizzare la visione perchè non è giusta per quella rete."<BR/><BR/>Mi devi spiegare perché, se quel dato concept non è giusto per una certa rete, deve essere SNATURATO per farlo andare per forza su quella rete. Rete per cui, come hai detto tu, non è giusto. <BR/>CHE COSA SPINGE UNA RETE AD INVESTIRE SU UNA STORIA CHE NON E' COERENTE CON LE PROPRIE LINEE EDITORIALI? <BR/>In questo tuo ragionamento c'è qualcosa che non gira. Per mia esperienza personale, la riflessione sulla reale natura della sua storia, quindi sul target di rete, LO SCRITTORE la fa a monte, prima di presentare il progetto. Ha in mano un nucleo narrativo e drammatico che sente vitale, e sa già se per tono e contenuti è giusto per una generalista oppure per Rai 2. <BR/>Ma il problema, in realtà, non è neanche questo. Quello che da qualche anno a questa parte sta succedendo alla fiction di Mediaset (analizzate i dati dell'anno scorso e di due anni fa) è che le serie di C5 partono con un ascolto medio da generalista (5 milioni e oltre) e precipitano agli inferi nel corso delle puntate. <BR/>Questo che significa? Che il concept era giusto per la rete, ma chi ha preteso di dare "visione", "identità" alla serie ha fallito, portando la serie al flop.<BR/><BR/>Il Dott. Scheri dovrebbe riflettere su questo. In questo "andamento" - da su a giù - c'è il macro problema che, secondo me, lui dovrà affrontare se vuole portare a casa dei risultati. E QUESTO ANDAMENTO E' INTIMAMENTE CONNESSO CON L'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. :-)<BR/><BR/>L'identità di una serie:<BR/>ma cos'è l'identità di una serie? E' una CORRISPONDENZA PERFETTA DI ELEMENTI DIVERSI. Che porta a quella MUSICALITA' di cui abbiamo parlato nelle settimane scorse. <BR/>E dove si vede se una serie ha identità? SI VEDE SULLA CARTA, LEGGENDO LO SCRIPT. <BR/>Questa impronta indelebile gliela può dare solo LO SCRITTORE che ha creato il concept. Perché "sente" il suo nuovo mondo come nessun altro. Questo non vuol dire che non debbano esserci figure "collaterali" - chi trova un bravo editor trova un tesoro - ma devono essere al servizio della storia. Del suo potenziale. Non riesco a capire come mai i network italiani non si rendano conto che non c'è altra strada che questa, che negli States ha portato ai risultati che noi tutti vediamo. <BR/><BR/>@il nostro questurino: <BR/>"n tutta Italia ci sarà posto al massimo per 8-10 Writer-Producer."<BR/><BR/>In Italia ci devono essere tanti Writer - Producer quante sono le serie che partono. I numeri sono inutili: QUELLO CHE SI DEVE AFFERMARE E' IL PRINCIPIO.Ma succederà. Succederà. <BR/><BR/>NinaBallerineBluhttps://www.blogger.com/profile/08332891014043849619noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-69761361768399634862008-12-06T01:30:00.000+01:002008-12-06T01:30:00.000+01:00Commenti dentro il testo:che la battaglia intere...Commenti dentro il testo:<BR/><BR/>che la battaglia interessi poche persone, il sospetto già ce l'ho da un pezzo. se l'appoggiamo - credo - è perchè uno 'strappo' a brutto muso è sempre un po' un modo come un altro per cominciare a farsi sentire.<BR/><BR/>"capisco ma mi sembra strano. Credo sarebbe meglio se gli scrittori discutesserro e combattessero le battaglie che riguardino tutti loro e se poi tra di loro ci sono 5-10 persone che vogliono fare il salto che provino a farlo con le loro forze. Secondo me tra l'altro, anche quei 5 avrebbero più successo. So bene come ragionano i network e sono sicuro che non otterrà nulla con le rivendicazioni di cateoria. I 5-10 che vogliono fare questo passaggio se lo costruiscano. La Farina ad esempio ha ottenuto qualcosa perchè aveva progettato CentoVetrine, perchè ha lavorato al Grande Fratello e si è conquistata la fiducia di Paolo Bassetti. Non certo per le rivendicazioni sue o di qualcun'altro."<BR/><BR/>sulla competenza dei WP.....fino a quel momento. e su questo concordo : qualcuno ha più gusto e intuito di altri e lo ha anche dimostrato.<BR/><BR/><BR/>Ma questo vale anche per gli scrittori. caro questurino , è mamet a dirlo,non io: <BR/><BR/>'sta roba -montaggio musica,mix- non è astrofisica, si impara. se ci sei riusito tu non vedo perchè non posso riuscirci io.<BR/><BR/>"sul talento: sono profondamente convinto che esista il talento tanto che ho incontrato bravissimi sceneggaitori e pessimi sceneggaitori e immagino (ma non so perchè non sono presente al loro lavoro) che vi siano ottimi editor e pessimi editor. Ma questa è proprio la mia obiezione a tutto questo discutere di Editor come causa di tutti i mali. Si potrebbe dire l'esatto opposto e accusare gli scrittori. Il problema è un altro: che deve esservi il caso fortunato di un team che si capisce e che lavora verso qualcosa di convergente."<BR/><BR/>" sulla questione dello skill per montare ecc (e questa è una risposta anche ad una notazione precedente) sono daccordo che non sia rocket science ma mi sembra che venga molto sottovalutata nella sua complessità. Se lavorate con Bonanni o De Rossi (per fare solo 2 nomi) che hanno montato con Fellini, Pasolini, ecc dovete essere bensicuri di cosa dite e fate (e ti garatisco che il sottoscritto ha studiato molto tutte queste cose) e non si può improvvisare. Questo nulla toglie al fatto che tu e decine o centinaia di altri lo possano imparare e fare. La mia obiezione è solo che si sottovaluta troppo la cosa da parte degli scrittori. E' come quando qualcuno dice che si può scrivere una scenaggiatura bellissima non avendolo mai fatto. Questa ttitudine è quella che secondo me ha distrutto il ciema italiano e rischia di fa fare la stessa cosa alla fiction Tv"<BR/><BR/>ma il punto vero è un altro. la sfiducia nella scrittura. se un prodotto è scritto bene dovrebbe contenere in sè la sua visione.... <BR/><BR/>"la mia esperienza è che la visione NON c'è nel 95% delle proposte che leggo o su cui lavoro (colpa degli scenegg, colpa del network, colpa degli editor? non so) ma questa è la situzione. Anche se in alcuni casi la visione era molto chiara e, per quello che potevo, ho cercato di preservarla.<BR/><BR/>Su questo ultimo punto si torna al problema che voglio ripetere della relazione tra visione (identità) e rete dove deve andare il prodotto: non è detto che preservare l'identità del prodotto sia CORRETTO per la rete dove il prodotto deve andare. A volte si deve brutalizzare la visione perchè non è giusta per quella rete. Mi dirai: ma come fai a sapere che non è giusta? Hai ragione non lo so per certo. Ma visto che il network ha fiducia in me e mi paga per difendere i suoi interessi di rete io DEVO intevenire per CAMBIARE la visione se ritengo che QUELLA VISONE non sia giusta per QUELLA RETE. Lo so che è arbitrario ma non so come altro si potrebbe fare.<BR/><BR/>Mi puoi rispondere: come negli USA. Decine di progetti, 4-5 piloti girati e poi quando sono buoni la produzone. E' vero. Ed è vero che questo presuppone un costo dello sviluppo (tra scenggiature ep 1 delle serie, piloti e poi produzione) molto alto che non credo che i network italiani si possano permettere, almeno oggi.<BR/><BR/>Il tasso di fallimento negli USA è del 90% ed ogni pilota qui da noi costa attorno a 2 milioni di Euro. Complicato!"<BR/><BR/>Good night and good luckAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-37926298058161829052008-12-05T14:46:00.000+01:002008-12-05T14:46:00.000+01:00che la battaglia interessi poche persone, il sospe...che la battaglia interessi poche persone, il sospetto già ce l'ho da un pezzo. se l'appoggiamo - credo - è perchè uno 'strappo' a brutto muso è sempre un po' un modo come un altro per cominciare a farsi sentire. <BR/>sulla competenza dei WP non sono d'accordo, non perchè in teoria non sia convinta che ci VORREBBERO due palle così per farlo, ma perhè ho visto all'opera chi fa il producer al momento, qui da noi. la verità nuda è che ognuno di loro, se ha messo su quel po' d'esperienza lo deve solo al fatto che qualcuno gli ha conferito - dall'alto - il titolo per farsela, in quanto rappresentanti il network. una volta esibito il loro potere con un cartellino quelle persone hanno messo in campo - a prescindere da corsi e stages - gli stessi skill che ci avrebbe messo chiunque: gusto personale e intuito. il loro, però. A danno ( o salvezza) di una "visione" che aveva ispirato il concept fino a quel momento.<BR/>e su questo concordo : qualcuno ha più gusto e intuito di altri e lo ha anche dimostrato. <BR/>Ma questo vale anche per gli scrittori. caro questurino , è mamet a dirlo,non io: 'sta roba -montaggio musica,mix- non è astrofisica, si impara. se ci sei riusito tu non vedo perchè non posso riuscirci io. <BR/><BR/>ma il punto vero è un altro. la sfiducia nella scrittura. se un prodotto è scritto bene dovrebbe contenere in sè la sua visione. e quand'anche non siano la sua mamma e il suo papà ad ccuparsene, dovrebbe potersi 'trasfondere'sullo schermo.questo implica che possono darsi prodotti (come RC) che pur non avendo avuto WP , hanno goduto di un'ispirazione condivisa che si è riverberata sul prodotto finale senza traumi. <BR/>io non so se amerei farlo , il WP, ma la situazione attuale ti porta a vederlo come l'unico modo di salvaguardare un'idea. L'unico. non sarebbe così se la scrittura godesse di una considerazione diversa e se alcune figure non considerassero lesivo del proprio ego mettersi al servizio di qualcosa che c'è già.che e' sulla carta da prima che arrivassero loro.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-52670419652939764072008-12-04T21:35:00.000+01:002008-12-04T21:35:00.000+01:00Questa sera sono molto stanco e poco lucido quindi...Questa sera sono molto stanco e poco lucido quindi ci saranno anche più errori del solito.<BR/><BR/>Continuo a pensare che il concetto di identità sia il problema di questa discussione: l'identità ha un senso solo se collegata ad un sistema di distribuzione attraverso cui viene veicolata.<BR/><BR/>Se vogliamo continuare su AM: anche dopo i risultati migliori di ieri AM non può essere considerata un successo perchè la rete come dicevo dovrebbe arrivare almeno 1l 21-22-23% di media e la serie nel suo complesso è molto sotto.<BR/><BR/>I risultati oscillanti ( enon crescenti) indicano che qualcosa non va nella Serie. Io continuo a pensare che sia il target troppo ristretto o meglio la relazione tra una determinata storyline ed il target. <BR/><BR/>Detto in lato modo credo il successo in una Tv generalista, secondo me, si ottiene:<BR/>se la struttira narrativa è collegata al target a cui si vuole fare riferimento che, necessariamente, è composito e difficile da soddisfare proprio perchè composito.<BR/><BR/>Anche negli USA hanno avuto ed hanno lo stesso problema: come fare storie generaliste che coprano ampie masse di popolazione quando ci si scontra con narrazioni specifiche per segmenti della popolazione? Loro hanno inventato Lost, Desperate, Grey's e House ma negli ultimi due anni non hanno inventato nulla. <BR/><BR/>Questo perchè raggiungere questo obiettivo è veramente e maledettamente complicato.<BR/><BR/>Per questo è difficile pensare che venga delegato ad una singola persona a meno che la Rete non abbia una enorme fiducia nella persona. <BR/><BR/>In realtà in Italia ci sono già i Writer-Producer e ci sono da vari anni e adesso si stanno moltiplicando. Il punto è che sono delle singole eprsone e possono e non potranno mai essere una intera categoria.<BR/><BR/>Writer-Producer si diventa e non si rivendica. Questa è una delle mie obiezioni (tra le tante) contrarie alle posizioni di molti scrittori.<BR/><BR/>Valsecchi è un Writer-Producer (anche se non scrive), Tarallo è un Writer-Producer (e scrive), Cinzia Th Torrini sta diventando una Writer-Producer anche se non è scrittrice (RAI1)(oltra alla Farina che non capisco quanto abbia controlato tutto il processo).<BR/><BR/>Perchè queste persone e non altre? Perchè, nel bene o nel male, queste persone hanno conquistato fiducia della Rete con dei prodotti con una identità (eccola li la parola chiave) ma che hanno avuto successo e hanno ripetuto nel tempo quel successo. <BR/><BR/>Per questo si stanno prendendo degli spazi ed un ruolo. Per il successo precedente e non per una rivendicazione di categoria!<BR/><BR/>Secondo me è assurdo che ci sia una categoria o una associazione che chieda che le Reti li facciano diventare dei Writer-Producer. <BR/><BR/>Ci sono alcuni individui che lo sono diventati e ci sono altri che lo diventeranno ma per meriti propri (sia di prodotto che di marketing personale). <BR/><BR/>In tutta Italia ci sarà posto al massimo per 8-10 Writer-Producer. Adesso ce ne sono già 4. C'è posto per altre 4 persone! <BR/><BR/>Gli altri scenaggiatori si dovranno accontentare di lavorare per loro (e lavorare per Valsecchi non è il massimo della vita).<BR/><BR/>La battaglia che state facendo è per 4 persone! Questa è una delle tante cose che non capisco.<BR/><BR/>Pensate davvero che una Rete possa affidare una Serie da 2-4-6-8 Milioni di Euro a qualcuno che non ha fatto una valanga di Serie in precedenza, che non conosce il montaggio, ecc.Ma.....<BR/><BR/><BR/>Good Night (è scritto correttamente?)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-1952057029856284272008-12-04T19:22:00.000+01:002008-12-04T19:22:00.000+01:00@Nina: "Non capisco perché degli scrittori debbano...@Nina: "Non capisco perché degli scrittori debbano avere paura di parlare della materia con cui si trovano a fare i conti tutti i giorni."<BR/><BR/>Ok, ma parliamone in modo franco, non spariamo a zero sui colleghi quando sappiamo bene in che condizioni scriviamo.<BR/>Insomma, parliamone senza fare critica. Al massimo sarebbe giusto fare AUTOcritica.<BR/>E se parliamo di scrittura, parliamone in modo costruttivo. A questo ci posso stare.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-58699751880213389642008-12-04T19:02:00.000+01:002008-12-04T19:02:00.000+01:00a me tutto questo tirare in ballo la controprogram...a me tutto questo tirare in ballo la controprogrammazione non mi convince. quando una cosa funziona ( o NON funziona) puo' oscillare a seconda di cosa le mettono contro, ok,ma non imbizzarrisce. noi non dobbiamo esaminare i prodotti che tirano a campare facendo su e giù, (che ci piacciano o no) dobbiamo esaminare i VERI successi e i VERI flop. quelli senza se e senza ma. I Cesaroni e Terapia d'urgenza.<BR/>Elisa e Crimini Bianchi.<BR/>magari rischiamo che ci divertiamo pure invece di farci le bucce sugli apostrofi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-48575145414868878762008-12-04T18:12:00.000+01:002008-12-04T18:12:00.000+01:00Non c'è nulla di strano nei dati Auditel di ieri. ...Non c'è nulla di strano nei dati Auditel di ieri. AM di solito aveva contro la partita di Champions + la Carra. Ieri aveva contro una partita di Coppa Italia + Giacobbo. Capirete che non è proprio lo stesso! Il punto è che AM (lo dico anche se a me non piace) poteva tranquillamente realizzare stabilmente uno share come quello di ieri se non l'avessero collocata in maniera così disgraziata il Mercoledì contro due colossi. A Mediaset sembra veramente che quest'anno se le vadano a cercare...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-23589482901292035762008-12-04T15:57:00.000+01:002008-12-04T15:57:00.000+01:00@Anonima:Concordo.:-) Il mio intervento era per di...@Anonima:<BR/>Concordo.:-) Il mio intervento era per dire: gli scrittori devono analizzare i plot, i personaggi, il modo in cui si è scelto di raccontare i passaggi fondamentali di una serie. Perché è SOLO con questi elementi che arrivi al pubblico. Quello che ci manca, che a me manca, è un confronto costruttivo su questo. E che sarebbe, invece, una grande opportunità. <BR/>Invocare la lesa maestà...non ha senso. <BR/><BR/>NinaBallerineBluhttps://www.blogger.com/profile/08332891014043849619noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8345358891035497829.post-33183178656436660612008-12-04T15:44:00.000+01:002008-12-04T15:44:00.000+01:00felice per AM che a me piace. ma qua la cosa si co...felice per AM che a me piace. <BR/>ma qua la cosa si complica...come trarre indicazioni chiare da risultati così discordanti? <BR/>sincermente io alla teoria dellepuntate più belle checfanno più ascolti non ci credo. <BR/>anonimAAnonymousnoreply@blogger.com