sabato 13 febbraio 2010

Contratto nazionale: finalmente si parte!

Non fatevi ingannare dall'immagine, non vogliamo dedicare un post alle Olimpiadi. Ai blocchi di partenza, infatti, c'è un'altra fondamentale iniziativa, un piccolo ma importante passo per la nostra categoria professionale. Dopo quattro anni di lavoro e due direttivi, finalmente, possiamo annunciare che è stato istuito un tavolo di trattativa con APT per la definizione del primo contratto nazionale per gli sceneggiatori italiani (cliccando QUI potrete leggere la news sul sito SACT). E' un piccolo passo, dicevamo, perchè la strada è ancora lunga e difficile prima di arrivare al contratto vero e proprio. Ma questa strada porterà la nostra categoria un gradino più avanti, più vicina ai nostri colleghi europei. Anche noi finalmente potremo avere dei minimi compensi fissi e dei diritti non calpestabili da nessuno. Crediamo che questo sia veramente un momento storico per la nostra categoria e chiediamo a tutti quegli anonimi e piripacchi che ci hanno letto in questi mesi di trovare, in questo momento, una spinta all'aggregazione e alla collaborazione. Finalmente qualuno ci ascolta e abbiamo la possibilità di chiedere quello che nel resto del mondo tutti hanno. E' arrivato il momento di sentirsi finalmente categoria e non semplici individui. Siamo gli sceneggiatori italiani. Siamo tanti e siamo qui.

sabato 16 gennaio 2010

MOBILITAZIONE CONTRO IL DECRETO ANTI FICTION!

LA SACT ADERISCE ALLA MOBILITAZIONE INDETTA DAL SETTORE CINEAUDIOVISIVO CONTRO IL DECRETO ROMANI

MARTEDI’ 19 GENNAIO 2010

ORE 10.00 SIT-IN DI PROTESTA DAVANTI ALLA SEDE MEDIASET V. AVENTINO

ORE 12.30 SIT-IN DI PROTESTA DAVANTI ALLA SEDE RAI V.LE MAZZINI 14

ORE 15.00 SIT-IN DI PROTESTA DAVANTI ALLA SEDE SKY V. SALARIA 102 Carissimi colleghi, come vi abbiamo già spiegato la mobilitazione viene indetta per ottenere la modifica del Decreto Romani che di fatto riporta la situazione a prima del 1998, ovvero alla liberalizzazione degli obblighi di produzione e investimento a carico di tutti broadcasters. In parole povere l’obbligo di produzione e investimento nella misura del 10% netto del totale dei ricavi diventa così opzionale, a completa discrezionalità delle emittenti e quindi con la possibilità che venga ridotto a zero. Immaginatevi le conseguenze per tutti noi. Il fatto che Produttori e Sindacati siano uniti nella protesta la dice lunga su quanto sia preoccupante la situazione. Il direttivo chiede a tutti i soci e simpatizzanti di partecipare ai sit in, in particolare a quello di piazza Mazzini. Una partecipazione di massa è l'unico modo che abbiamo per esercitare un'effettiva pressione per fare modificare il decreto.

Se volete dire la vostra, aspettiamo i vostri commenti qui sul blog.