
sabato 30 maggio 2009
Money, money, money!!!

mercoledì 27 maggio 2009
"Mantenere una distanza critica e realizzare opere personali"

giovedì 21 maggio 2009
Created by, un primo sondaggio

lunedì 18 maggio 2009
"Non è una questione di potere, è una questione di influenza..."

lunedì 11 maggio 2009
Created by - la tv delle idee, la tv degli scrittori

Il Convegno di cui si è discussa l’impostazione nell’assemblea del 6 Maggio si intitola “Created by” e può dare l’impressione che riguardi solo alcuni autori. Non è così. Per la SACT resta fondamentale tutelare i diritti di tutti gli autori di fiction ed è convinta che questo si possa ottenere solo con un contratto tipo. Lo abbiamo proposto ma non siamo stati ascoltati perché troppo deboli. Da qui la necessità di azioni per ridare forza e centralità alla figura dell’autore. Il Convegno, come gli incontri con i colleghi stranieri, sono punti del percorso in fondo al quale contiamo di riproporre il contratto con una voce più forte. Ripensare, ridefinire il ruolo dell’autore, conviene a tutti gli sceneggiatori e alla fiction stessa.
Il Convegno, si è detto in assemblea, non deve essere un momento rivendicativo bensì di auspicio e sogno. Ci si rende conto che una figura di autore come “creatore della serie”, come “showrunner” decisionale su ogni fase della produzione, sarebbe dirompente nel nostro attuale sistema di produzione, ma se intendiamo il Convegno come luogo dove mettere in campo “il sogno” è doveroso parlarne. E’ doveroso fare ipotesi di modalità di lavoro che permettano agli autori di liberare la loro creatività ma anche che favoriscano una fiction diversa, che sappia sorprendere e contrastare l’erosione del pubblico che incomincia a manifestarsi. Questo dovrebbe essere un argomento di interesse trasversale. La salute della fiction sta a cuore agli autori come ai produttori e ai broadcaster ed è sotto gli occhi di tutti, oltre che risultato di ricerche accademiche, che nel futuro prossimo della fiction sono previsti nuovi media e nuovi pubblici di cui bisogna tener conto.
Dopo l’analisi della situazione si potrebbe chiedere ai nostri interlocutori le loro proposte e, in seguito, parlare delle nostre, che sono molto chiare e parlano di “ricerca e innovazione.”
Dobbiamo saper convincere Produttori ed Emittenti che le nostre proposte sono convenienti per tutti.
Al momento in Italia i tempi di produzione della fiction sono lunghissimi. I ripensamenti degli editori e i numerosi interventi a vari livelli sulla scrittura fanno sì che tra l’idea e la messa in onda del prodotto passino anni. Come si può tenere il passo con l’attualità? La lentezza cancella l’efficacia del prodotto. Inoltre se, dopo anni di lavoro, la serie viene bocciata dal pubblico bisogna sospenderla buttando via decine di ore di prodotto già pronto. Uno spreco di soldi.
Per velocizzare la produzione ed eliminare lo spreco di denaro occorre adottare un sistema di produzione industriale. L’esempio ci viene dal mondo anglosassone dove tra l’elaborazione della scrittura e la messa in onda del prodotto passano solo alcuni mesi. Si parte con la commissione di un numero limitato di serate che, però, vengono poi prolungate modificando il prodotto secondo le reazioni del pubblico. Perché questo sia possibile occorre che l’autore, la figura che ha in mente la direzione da prendere, abbia una vera possibilità decisionale.
La fiction è il prodotto di più volontà ma occorre che i ruoli siano chiaramente definiti:
le emittenti devono dare chiare linee editoriali e individuare a quale pubblico rivolgersi.
I produttori devono portare idee che rispondano alle linee editoriali e l’emittente deve scegliere il produttore con la migliore idea.
Gli autori propongono le idee ai produttori e si prendono la responsabilità di realizzarle esattamente per come sono state proposte e scelte.
L’autore si assume la responsabilità del prodotto finale.