sabato 20 dicembre 2008
Buon Natale Negher!
sabato 13 dicembre 2008
Perché la SACT non aderisce alla nuova associazione dei 100autori
 Pubblichiamo di seguito una lettera del Presidente della SACT, Daniele Cesarano. Daniele ci spiega il motivo per cui la SACT non aderisce al movimento dei 100autori.
Pubblichiamo di seguito una lettera del Presidente della SACT, Daniele Cesarano. Daniele ci spiega il motivo per cui la SACT non aderisce al movimento dei 100autori.
"Lo scorso Luglio il movimento dei 100autori chiese alla SACT e ad altre associazioni di autori, di affiancarli nella costruzione di un'unica grande associazione che comprendesse sia i registi che gli sceneggiatori di cinema e televisione, un’associazione unitaria in grado di rispondere con più forza alle urgenze dei problemi del settore.
Il direttivo della SACT, dopo un’attenta riflessione, rispose con un cortese “no grazie”, rilanciando però con una proposta di federazione tra l’associazione nascente e quelle esistenti. Ma l’idea della federazione sembrò inefficace al movimento dei 100autori. Per cui ci siamo lasciati con un generico “incontriamoci in battaglie comuni, ma per il resto ognuno per la sua strada”.
Oggi i 100autori diventano associazione e stanno mandando e-mail con richieste di iscrizione anche ai nostri iscritti. Per questo mi sembra giusto ricordare ai soci della SACT perché abbiamo rifiutato di confluire nella nuova associazione.
In tutto il mondo occidentale esistono associazioni di categoria che si distinguono per identità professionali: gli sceneggiatori con gli sceneggiatori, i registi con i registi. Non esistono associazioni miste. Questo perché i nostri colleghi hanno ritenuto necessario focalizzarsi sui problemi specifici che distinguono le singole categorie, ritenendo l’identità di un’associazione la sua forza e non la sua debolezza. Ma la loro divisione non ha mai vietato ad associazioni di categorie diverse di fare battaglie comuni o anche solo battaglie di solidarietà. Chi non ricorda durante l’ultimo sciopero della WRITER’S GUILD OF AMERICA, ovvero degli scrittori americani, la solidarietà concreta di attori e registi americani.
A queste considerazioni viene spesso obiettato che l’Italia è un paese atipico e per questa ragione è necessaria l’unità di tutti gli autori – registi e sceneggiatori – per provare a modificare la realtà esistente.
E’ un’obiezione che non condivido: perché penso che l’unità tra gli autori può essere trovata su punti specifici senza per questo dover confluire in un’unica associazione, che dovrà per forza mediare su interessi diversi e spesso divergenti. Ci sono cose che ci uniscono ma ci sono cose che ci dividono dai registi. Sarebbe sbagliato pensare che non sia così.
La SACT è nata con lo scopo di promuovere e difendere tutti gli scrittori di cinema e televisione, senza distinzione di genere o di fama. Ed è questo che vuole continuare ad essere: l’associazione degli sceneggiatori italiani. Focalizzata sui problemi della scrittura nel mondo dell’audiovisivo. Convinta, ora più che mai, che solo un’associazione di categoria con una chiara identità, e senza obblighi di sintesi di interessi diversi – come quelli tra sceneggiatori e registi - può incidere sulla realtà del nostro lavoro di sceneggiatori. Senza che questo impedisca di potere trovare battaglie comuni con categorie vicine come quella dei registi.
Ed è per questi motivi che non siamo confluiti nella nuova associazione dei 100autori.
Ed è per questo motivo che io non mi iscriverò alla loro associazione.
Daniele Cesarano"
lunedì 1 dicembre 2008
Il provvedimento sull'IVA di SKY (o la crisi degli ascolti parte III°)
 
 
 Qualche post fa ragionavamo sulla crisi di ascolti RAI e, soprattutto, Mediaset. Si parlava di come SKY succhia ascoltatori all'ammiraglia di Cologno Monzese e ci chiedevamo come la dirigenza dovesse affrontare l'emorragia di pubblico (e soldi, perché se cala il pubblico, cala il costo dei passaggi pubblicitari!)
E invece... alla faccia della crisi degli ascolti!!!
Il buon Berlusconi fa le corna a tutti noi e risolve i problemi della sua azienda mettendo un freno al competitor SKY.
Già perché l'aumento dell'IVA avrà un doppio effetto.
1) diminuzione di abbonati SKY
2) diminuzione degli investimenti sui programmi italiani prodotti dalla piattaforma satellitare
Insomma il provvedimento del Governo da una mazzata ad un'azienda che ha investito molto nello sviluppo di programmi e serials italiani, dando lavoro a produzioni e autori.
E di conseguenza da una mazzata alla creatività e alla diversificazione.
Per cui, se le recenti dichiarazioni di Scheri (che ricalcano quelle di Confalonieri di qualche tempo
fa) sembrano l'ennesimo suicidio di Canale 5, a conti fatti, mancando un competitor, potrebbero non esserlo...
A questo, si aggiunge che RAI e Mediaset stanno riducendo i costi dei prodotti. Inutile dirvi che di conseguenza si abbasseranno anche i nostri compensi.
Insomma, più che una favola, questo è un vero e proprio incubo...
Come sempre, a voi la parola!
NB: Comunque, se volete protestare per il provvedimento del Governo potete farlo scrivendo a segreteria.presidente@governo.it oppure a segreteria.bonaiuti@governo.it
Qualche post fa ragionavamo sulla crisi di ascolti RAI e, soprattutto, Mediaset. Si parlava di come SKY succhia ascoltatori all'ammiraglia di Cologno Monzese e ci chiedevamo come la dirigenza dovesse affrontare l'emorragia di pubblico (e soldi, perché se cala il pubblico, cala il costo dei passaggi pubblicitari!)
E invece... alla faccia della crisi degli ascolti!!!
Il buon Berlusconi fa le corna a tutti noi e risolve i problemi della sua azienda mettendo un freno al competitor SKY.
Già perché l'aumento dell'IVA avrà un doppio effetto.
1) diminuzione di abbonati SKY
2) diminuzione degli investimenti sui programmi italiani prodotti dalla piattaforma satellitare
Insomma il provvedimento del Governo da una mazzata ad un'azienda che ha investito molto nello sviluppo di programmi e serials italiani, dando lavoro a produzioni e autori.
E di conseguenza da una mazzata alla creatività e alla diversificazione.
Per cui, se le recenti dichiarazioni di Scheri (che ricalcano quelle di Confalonieri di qualche tempo
fa) sembrano l'ennesimo suicidio di Canale 5, a conti fatti, mancando un competitor, potrebbero non esserlo...
A questo, si aggiunge che RAI e Mediaset stanno riducendo i costi dei prodotti. Inutile dirvi che di conseguenza si abbasseranno anche i nostri compensi.
Insomma, più che una favola, questo è un vero e proprio incubo...
Come sempre, a voi la parola!
NB: Comunque, se volete protestare per il provvedimento del Governo potete farlo scrivendo a segreteria.presidente@governo.it oppure a segreteria.bonaiuti@governo.it
 
 
 
