lunedì 22 giugno 2009

Sondaggio: i minimi, secondo voi (1): i risultati

Boom di partecipazione per il primo sondaggio sui compensi minimi con ben 69 voti! Questo è il  sondaggio più votato finora che doppia tutti i precedenti. La partecipazione numerosa ci dice una cosa: l'argomento dei compensi è decisamente sentito dagli sceneggiatori che passano su questo blog. Vogliamo rassicurare i nostri visitatori confermando che è un argomento sentito anche dalla SACT.
Passiamo a vedere i risultati. Come potete vedere in alto a destra, vince in modo schiacciante la risposta 2. Secondo 42 votanti il compenso minimo di un pezzo da 50' è di 15.000 euro.
Durante la votazione, qualche blogger nei commenti ha tenuto a precisare che esisterebbe già un articolato documento della SACT sui minimi. E' vero. Il documento esiste e risale a qualche tempo fa. Ma la votazione ci serviva per avere conferma che i minimi che erano stati fissati nel precedente documento fossero ancora attuali. 
Così è stato. E la conferma è venuta proprio dai naviganti che hanno partecipato a questo sondaggio. Il vostro parere è importante, soprattutto se esprime punti di vista costruttivi.
Presto, prima della pausa estiva, metteremo online un nuovo sondaggio sui minimi. E come sempre... a voi la parola!

23 commenti:

Anonimo ha detto...

analisi del mondo reale:
- le reti riducono gli investimenti sulla fiction e chiedono ai produttori l'abbattimento dei costi del 30%
- i produttori (maghi della contabilità) riducono le paghe del 30% o 40% (è notizia fresca che una grossa società sta proponendo 7.500 euro per pezzi da 50).
Questa è la soluzione che potrebbe adottare zia Pina per far tornare i conti a fine mese.

La verità è che se alzassero gli occhi dal loro portafoglio si accorgerebbero che producono fiction con un sistema antico e anti economico. I soldi non si risparmiano riducendo i compensi (e quindi le competenze) di chi scrive, cinquemila euro in più o in meno ad uno sceneggiatore di puntata sono bazzecole rispetto ai soldi che si possono risparmiare riducendo i tempi del girato e uscendo dalla logica dello star sistem (neanche in america si legano alle star nelle prime stagioni delle serie. eppure loro di soldi ne hanno!)
I produttori in italia devono capire che investire sulla scrittura è l'unica possibilità che hanno di impostare una serie in funzione di un budget. (finora fanno il contrario, scrivono una serie e poi pretendono un budget).

Quindi a mio avviso la ricetta è
- no star sistem
- no modello produttivo cinematografico applicato alla prodzione di fiction
- aggiornarsi sulle nuove tecnologie (HD)
- created by for ever

Anonimo ha detto...

--->qualche blogger nei commenti ha tenuto a precisare che esisterebbe già un articolato documento della SACT sui minimi

E qualcun altro, io, vi ha fatto notare che non tenete conto nemmeno della vostra stessa bozza di contratto nazionale che prevede dei minimi per OGNI fase di lavoro e non la semplificazione che fate.

In quanto ai voti del sondaggio (modello iraniano, per restare in attualità)... E' bello che riusciate a credere anche alle vostre stesse bugie. Non so chi mi ricordate...

Katy Morosky ha detto...

@ Anonimo:

I produttori in italia devono capire che investire sulla scrittura è l'unica possibilità che hanno di impostare una serie in funzione di un budget. (finora fanno il contrario, scrivono una serie e poi pretendono un budget).

Ciao, Anonimo. Mi spieghi meglio quello che vuoi dire in questo passaggio? Perché la prima parte, fino a: è l'unica possibilità che hanno, è chiara, e sono anche d'accordo. Quello che dici dopo: non c'ho capito niente...I produttori indipendenti pretendono il budget da chi?

Katy

PS: poi ti dico come, secondo me, si potrebbe ridurre il badget...;-)

Anonimo ha detto...

Te lo traduco io:
no star sistem significa prendete sconosciuti e non divi riconosciuti dal pubblico, che garantiscono gli ascolti, ma che costano caro, e quello che risparmiate lo date agli sceneggiatori di puntata e non;
no modello produttivo cinematografico e aggiornarsi all'HD significa semplicemente che il tipo manca da un set da un bel po' di anni, se mai c'è stato una volta per sbaglio; created by for ever è soltanto la cazzata finale e non ha bisogno di spiegazioni.

Katy Morosky ha detto...

@ Anonimo:
Te lo traduco io:
no star sistem significa prendete sconosciuti e non divi riconosciuti dal pubblico, che garantiscono gli ascolti, ma che costano caro, e quello che risparmiate lo date agli sceneggiatori di puntata e non;
no modello produttivo cinematografico e aggiornarsi all'HD significa semplicemente che il tipo manca da un set da un bel po' di anni, se mai c'è stato una volta per sbaglio; created by for ever è soltanto la cazzata finale e non ha bisogno di spiegazioni.

Ma non fare il presuntuoso...La tua traduzione è inutile, dato che quello che ci dici era già chiaro.

Katy

Anonimo ha detto...

@Katy Morosky
Chiedo umilmente perdono, non ho colto l'ironia implicita nella tua richiesta di chiarimenti ;)

stufo ha detto...

domanda: perché l'unico che ce l'ha sistematicamente col created by è un anonimo aggressivo?

risposta: perché contro il created by non ci sono motivi che tengano e l'unica cosa che resta da fare è cercare pomodori marci tra i rifiuti e farli tirare ai rifiuti della categoria.

Ergo: "non ti curar di lor, ma guarda e passa"

PRIMO ANONIMO ha detto...

@katy, ironia o no, hai ragione, sono stato poco chiaro. volevo dire che sinora si scrivono serie senza poter tenere conto di un budget dato, perché la conoscenza di questo è patrimonio segreto del produttore esecutivo. Ciò provoca una valanga a catena e tutto quello a cui sono chiamati gli sceneggiatori non è 'creare' ma limitare i danni.

Infatti quello che avviene, dopo che hai presentato i soggetti è:
- Tutti si concentrano a romperti le palle sulle virgole e nessuno si preoccupa di tradurre in denaro ciò che hai scritto.
- Passi alle scalette e nella migliore delle ipotesi i guai cominciano qui ( 'questo non si può fare, quest'altro nemmeno', anche se questo e quest'altro erano già scritti nei soggetti)
- Nella peggiore delle ipotesi i tagli te li fanno fare quando hai già scritto la sceneggiatura ma poi...
...c'è l'ipotesi più frequente e cioè quella in cui si accorgono solo sul set che che stanno sforando perché non ce la fanno a rispettare il piano di lavorazione.

Se poi parliamo del motivo per cui si accorgono di essere finiti over budget capiamo che il primo tra questi è da ricercare nei soldi spesi nel 'sopra la linea' che tradotto significa attori regia e anche scrittura. Sottolineo però che mentre la spesa degli ultimi si conosce dall'inizio, quella del regista e delle star si stabilisce con l'inizio della fase produttiva. Puntualmente questi compensi fanno lievitare il budget e si ricorre all'ascia sulle sceneggiature per risparmiare sul girato.

Ecco, questo è un modello produttivo primitivo e inefficace. Distrugge le idee e fa morire l'industria di fiction. Quindi se i produttori imparassero dai paesi dove la fiction è una realtà industriale saprebbero come si risparmia potenziando le idee e non avvilendole.

Ad anonimo non rispondo perché sono svariati post che rompe le palle attaccando come un cane rabbioso ogni proposta sact. per capirci Katy, è lo stesso che ti ha accusato di slinguazzarti con una collega: un povero misogino rincoglionito.

PRIMO ANONIMO ha detto...

@Katy
dimenticavo: attendo con interesse le tue proposte sui tagli

300/minuto ha detto...

Era passata una Elisabetta attrice da queste parti, a proposito di minimi. Forse potrebbe dire qualcosa anche sui problemi indicati da Primo anonimo. Perché in effetti il problema è a cascata e dobbiamo invertire la direzione dell'acqua. Se l'obiettivo è il prodotto e cioè un buon dialogo in bocca a un buon attore, attori dateci una mano a farvi arrivare sani e salvi i dialoghi.

(ps: mi sono allineato ai minimi votati e cioè 15000 euro per sceneggiatura di puntata da 50' escluso soggetto, che - come si è capito - nel created by dovrebbe essere scritto dal creatore/showrunner della serie)

Anonimo ha detto...

per capirci Katy, è lo stesso che ti ha accusato di slinguazzarti con una collega

Che fai, PRIMO ANONIMO, cerchi di ingraziarti la Morosky? Non lo sai che chi fa la spia non è figlio di Maria?

E complimenti anche a 300 minchiate al minuto che è riuscito ad aumentare la sua produttività di un terzo. Effetti del created by?

 ha detto...

Per i compensi minimi, propongo di invitare alla Sact una delegazione di agenti.

Il loro ruolo è importante e non va trascurato. la loro collaborazione e interazione in fase di trattativa e bozze contratto, è fondamentale.

Di solito le produzioni tendono a pagare in modo differente i vari sceneggiatori che collaborano allo stesso progetto. Se gli agenti facessero fronte comune, se collaborassero tra loro, forse si riuscirebbe ad ottenere qualcosa in più.

che ne dite?

PRIMO ANONIMO ha detto...

mi trovi perfettamente d'accordo. la lara va coinvolta.

Katy Morosky ha detto...

@ Primo Anonimo:
Ecco, questo è un modello produttivo primitivo e inefficace. Distrugge le idee e fa morire l'industria di fiction. Quindi se i produttori imparassero dai paesi dove la fiction è una realtà industriale saprebbero come si risparmia potenziando le idee e non avvilendole.

Ciao, Primo Anonimo. :-) No, nessuna ironia nella mia domanda di chiarimenti al tuo intervento. Mi interessava capire meglio questa cosa del budget, che in un "meccanismo" virtuoso è sì una gabbia, ma ha anche delle flessibilità che non dovrebbero andare a scapito del risultato finale.
Non so se i limiti di budget dell'ultimo minuto possano essere uno dei problemi per cui la fiction italiana è così perdente. Secondo me, il vero gap è a monte. E il macro - problema, l'origine di tutti i mali è: l'inesistente rischio d'impresa che hanno i nostri produttori indipendenti. L'attuale sistema gli garantisce una copertura finanziaria pressoché totale, quindi il loro unico interesse sarà: assicurarsi la commessa. E poi, vada come vada. Se, invece, i produttori indipendenti dovessero cominciare ad investire bei soldi in proprio - mettiamo un 15/20% sul budget complessivo - allora sì che il sistema decollerebbe! A queste condizioni sarebbe interesse di tutti assicurarsi i professionisti migliori, pagandoli quello che è giusto.
Questa dei produttori indipendenti è l'ennesima anomalia tutta italiana che, sommata ad un sistema paralizzato dalla mancanza di concorrenza, genera quello che vediamo tutti: un'industria che non c'è. E quando c'è è asfittica, e senza un progetto credibile.
Dove taglierei per far tornare i conti? Be', se fossi un broadcaster mi direi: mi conviene ancora, a queste condizioni, esternalizzare? E, da quello che vedo, qualcuno il problema se lo sta ponendo. :-)

Ciao a tutti, ragazzi. Buone vacanze. :-)

Katy

Anonimo ha detto...

Io non credo che nessuno si ponga il problema del budget. Credo invece che esistano SIN DA SUBITO due film paralleli, uno scritto per il network (con infinite revisioni, etc...) ed uno calcolato dalla produzione, che già prevede tagli, accorpamenti, etc...
Credo che sia i produttori che i network siano al corrente di questo gioco delle parti e lo accettino come una sorta di danno collaterale inevitabile.

Invece per dire una cosa a favore dei produttori (che io considero i nostri migliori alleati, almeno in potenza): perchè dovrebbero investire su un prodotto a proposito del quale non hanno nessun potere decisionale e soprattutto del quale non gli è concesso trattenere alcun diritto.

Quanto al coinvolgimento della Lara, abbiamo già avviato contatti da tempo e vogliamo organizzare incontri con loro sia per porre i problemi legati a contratti e diritti che per aprire un canale di comunicazione con i giovani sceneggiatori, che spesso non sanno come rapportarsi alla questione "agenti".

Piero Bodrato

Piero Bodrato.

Anonimo ha detto...

caro piero, anche io mi chiedo perché gli sceneggiatori dovrebbero "investire idee su un prodotto a proposito del quale non hanno nessun potere decisionale e soprattutto del quale non gli è concesso trattenere alcun diritto"...?

Le nostre idee vengono prima manipolate a piacere da editor e produttori (molto spesso neanche particolarmente preparati) poi rivisitate dalle 'geniali' interpretazioni di registi e attori e infine restituite ad un pubblico che sempre meno apprezza la fiction italiana.

Che vogliamo fare? Qual è la nostra responsabilità in questo sistema che non funziona?

Anonimo ha detto...

Dobbiamo ripetere che il prodotto finale è deludente, anche quando non siamo nelle condizioni di correggerlo, dobbiamo rifiutare il cinismo di coloro che dicono che "la tv è così: brutta di natura", salvo adorare la tv fatta altrove, dobbiamo spiegare con pazienza e fermezza che i processi di scrittura sono burocratici e confusi e che il sistema in generale disperde una quantità di denaro, intelligenze e lavoro che potrebbe utilizzare meglio. Detto questo dobbiamo indicare quella che secondo noi è una buona prospettiva di cambiamento. Che è quello che stiamo facendo.

Bodrato

Anonimo ha detto...

Complimenti, bodrato, il tuo amico veltroni, ai suoi tempi, non avrebbe fatto di meglio nell'usare tante parole per non dire un cazzo

Anonimo ha detto...

La prospettiva di cambiamento è il 'Created By'.

Il 10 luglio la resa dei conti nel convegno che si terrà all'interno del fiction fest.

Intorno allo stesso tavolo si confronteranno i dirigenti fiction dei network, i produttori e gli autori. Tutti con la comune consapevolezza che qualcosa deve cambiare e quel qualcosa è il modello produttivo della fiction seriale.

Anonimo ha detto...

Scusate, ma andare a chiedere 15.000 euro come MINIMO per 50 minuti, è come andare a chiedere di sputarci in faccia.

Ma c'è qualcuno che ragiona alla SACT o siete tutti strafatti?

Anonimo ha detto...

qui di strafatto ci sei solo tu che leggi quello che nessuno ha scritto.

Anonimo ha detto...

sonostra d'accordo con chi ha detto che il sistema zero rischi / max profitto dei produttori italiani è la macrocausa del problema. e magari, dio volesse si disinteressassero del progetto, una volta avuta la commessa e i soldi... siccome già pensano alla prossima , il loro vero problema è mantenere buoni rapporti col committente a spese di chi lavora e a spese delle qualità del prodotto.
Moll f.

Katy Morosky ha detto...
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