giovedì 17 settembre 2009
Si torna in pista... o si finisce per strada?
Finita l'estate, finite le vacanze, il blog riapre puntualmente i battenti. E' stata un'estate decisamente negativa per la cultura e per il nostro settore in particolare. E' stato colpito lo spettacolo, per i tagli al FUS, che hanno generato un vespaio di proteste a cui abbiamo aderito e continueremo ad aderire. Ma sta per essere colpita anche la fiction TV. I famosi tagli ai budget sono una triste realtà e i tagli si stanno per abbattere (dove non hanno iniziato a farlo) anche sui compensi degli sceneggiatori. E' giunto il momento di essere coesi, uniti, compatti. Restate sintonizzati, posteremo novità a riguardo qui e sul sito. Nel frattempo... fatevi sentire!
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2 commenti:
Hall Powell ieri ci ha dato l'ennesima grande lezione. Adesso bisogna solo iscriversi alla sact e difendere insieme quelli che sono gli interessi di tutta la categoria. cosa c'è di più semplice? Grazie Hall, grazie sact.
ps: Come ha fatto Hall, ringrazio anche Sara D'Amico (FOX) che dopo averla vista sul palco del fiction fest a difendere il created by, ieri era con noi ad interessarsi su come funziona l'organizzazione americana della writers guild of america. Forse qualcuno si sta accorgendo che le idee hanno un valore e sarebbe proficuo investire su di esse? Io voglio crederci e voi?
Volevo solo segnalare che ho nominato la Sact, Laura Toscano e alcune questioni generali di sceneggiatura in un post sul mio blog. Lo trovate qui. Poi però ho letto i commenti:
Holly Gennaro
Neanche 20 commenti e subito con i toni da servetta in crisi premestruale. (…) Il rispetto è la prima cosa. Ricominciamo da qui.
Sact
Siamo sceneggiatori cerchiamo di usare le parole in modo responsabile.
Io trovo particolarmente irrispettose le locuzioni che, nell’attaccare il pensiero di un individuo e il modo in cui lo esprime, fanno riferimento a questioni ormonali femminili. Se una donna dice una cosa poco condivisibile è perché ha le mestruazioni, o è in menopausa, o è incinta – non perché, semplicemente, ha detto una stupidaggine e l’ha detta pure male. Qui sembra che la locuzione si applichi anche agli uomini e che, per estensione, chiunque dica una stupidaggine la dica perché è in sindrome premestruale. Non so a quale commento in particolare Holly si riferisse – forse a uno di quelli cancellati – né se fosse stato scritto da un uomo o da una donna; non so nemmeno a quale genere Holly appartenga. Molte persone qui si nascondono dietro pseudonimi, asserendo che in questo paese è impossibile prendersi la responsabilità delle proprie affermazioni. Ma è quantomeno auspicabile, come dice la persona della Sact che cura il blog, assumersi la responsabilità del proprio linguaggio – che struttura pensieri e comportamenti. Mi sembra quindi che sarebbe preferibile, in primo luogo, non utilizzare un linguaggio discriminatorio.
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