lunedì 14 gennaio 2013

BUON ANNO!



Abbiamo aspettato a farvi gli auguri per il 2013 perché, a fronte di tanti difficili avvenimenti, volevamo una buona notizia che ridesse fiato davvero alla speranza.
La notizia è arrivata. La RAI si impegna ad organizzare un incontro tra la SACT e i Produttori per condividere regole di comportamento e metodi di pagamento nella fase di scrittura dei progetti di  RAI Fiction.
Una delegazione della SACT  (Carlo Mazzotta, Vinicio Canton, Giovanna Koch, Barbara Petronio) ha incontrato infatti stamattina il Direttore Generale della RAI Luigi Gubitosi. Era presente anche la Direttrice della Fiction, Tinni Andreatta. 
A Gubitosi abbiamo fatto presente quello che sapete bene e cioè che il rischio d`impresa che la RAI sta chiedendo ai Produttori per ottenere soggetti di una trentina di pagine si riversa su di noi, siamo noi a sostenerlo, noi a rischiare tempo, lavoro e denaro perché i Produttori ci chiedono di lavorare al soggetto gratis, in attesa di avere dalla RAI i soldi per pagarci. Gli abbiamo detto che anche i soldi delle rate per la scrittura delle sceneggiature non arrivano a noi nei tempi che pensano loro, che spesso i Produttori usano i compensi destinati a noi su altri progetti, fanno aspettare noi per non doversi rivolgere alle banche.
Lo scorso 14 dicembre la stessa Delegazione della Sact, con la presenza anche di Franca De Angelis , era stata ricevuta dalla Presidente della RAI Anna Maria Tarantola e, davanti a Valerio Fiorespino, Direttore delle Risorse  Televisive, avevamo cominciato lo stesso discorso e avanzato delle proposte: il rischio lo sopportiamo noi, trattate con noi. 
La RAI, come Ente pubblico, è in difficoltà a fare contratti direttamente con gli scrittori e quindi, invece di accogliere la nostra proposta, si sono resi disponibili a migliorare la situazione con i Produttori. E` un atteggiamento diverso e nuovo di cui già si avvertono isolati benefici. Un produttore si affretta improvvisamente per ottenere un`opzione, un altro ci tiene a scusarsi del ritardo nel pagamento... qualcosa è successo. 
E succederà. 

La scultura che abbiamo usato rappresenta un uomo che sta per spiccare un salto verso il mare aperto. La scultura sta in Islanda e guarda verso la Gran Bretagna dove una statua gemella si tende nello stesso modo nel salto per raggiungerla. Le statue sono state pensate come simbolo della capacità dei pescatori di affrontare le onde e venirsi incontro dalle sponde opposte dello stesso mare. Le due sculture si chiamano VOYAGE, viaggio. 
I mari del Nord sono brutte bestie d`inverno. Anche i mari del nostro inverno lavorativo sono pessimi: la Presidente della RAI ci ha assicurato che non ci sarà crescita d`investimenti nella Fiction per i prossimi tre anni. 
Ma oggi abbiamo una promessa di rispetto e di diversa considerazione del nostro lavoro. Siamo abituati a contare sul nostro coraggio. Possiamo saltare. Insieme.
BUON 2013,  BUON SALTO, BUON VIAGGIO!

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