martedì 26 giugno 2012

TURNING POINT: l'OTTAVO, il NONO e il DECIMO PRINCIPIO


La crisi finanziaria e la faccia tosta di produttori e network, che hanno il coraggio di scaricare su di noi il loro rischio d’impresa, hanno DISSESTATO LE CONDIZIONI DI LAVORO della nostra categoria.
RIPORTIAMOLE IN ASSE!
In vista dell’assemblea del 26 giugno la SACT rende noti i 10 principi che dovranno essere tradotti in clausole e a cui si dovranno allineare tutti i contratti di soggetto e sceneggiatura.

Dopo il PRIMO, il SECONDO e il TERZO, il QUARTO e il QUINTO, il SESTO e il SETTIMO PRINCIPIO che riguardavano soprattutto i diritti, completiamo l'elenco con gli altri punti che riguardano la prestazione d’opera.



L' OTTAVO, il NONO e il DECIMO PRINCIPIO riguardano l'esistenza di un NESSO DI RECIPROCITA' tra consegne di elaborati e rate di pagamento. Ecco di che si tratta;

8. Lo sceneggiatore inizia il proprio impegno solo a seguito di una rata firma che rappresenti almeno il 15% dell’importo totale e dovrà ottenere – prima della consegna dell’ultima revisione della sceneggiatura – il 70% dell’importo totale nel caso di una sola revisione pattuita e l’80% dell’importo totale nel caso di due revisioni pattuite.

9. Le date di consegna degli elaborati e le date delle relative rate di pagamento verranno fissate in modo che a ciascuna consegna segua una rata di pagamento e che nessuna consegna possa avvenire prima che sia stata saldata la rata relativa alla consegna precedente.
Le date entro le quali la produzione può richiedere delle modifiche devono necessariamente rispettare i tempi di questo sinallagma (o nesso di reciprocità).
Se, a seguito della consegna di una prima stesura, la produzione non richiede modifiche nei tempi stabiliti, lo scrittore maturerà il diritto al pagamento della rata concordata per la successiva revisione.

10. In caso di ritardo nei pagamenti, lo scrittore, dandone comunicazione a mezzo raccomandata a/r o PEC, è tenuto a consegnare l’elaborato in questione, puntualmente redatto, non alla produzione, ma a una figura terza esplicitata nel contratto (associazione di categoria garante) che sia testimone della puntualità della consegna e trattenga l’elaborato fino a che il pagamento scaduto venga saldato.

CHE COSA VUOL DIRE?
Il lavoro dello sceneggiatore e le rate di pagamento devono andare di pari passo, alternandosi l'uno all'altro, come vagoni di un treno.

Devono susseguirsi prima di tutto come valori. Alla partenza, lo sceneggiatore si trova di fronte un grande impegno di documentazione e di ideazione: la rata firma deve essere consistente.  Nell'ultima revisione, lo scrittore ormai ha sopportato la fatica più grossa (la sceneggiatura in prima o seconda versione) e padroneggia il prodotto: storia, personaggi, ambientazioni. Le modifiche sono meno complesse, è giusto che la quota del compenso sia in proporzione.

Consegne e rate di pagamento devono sussuguirsi per reciproco dovere di correttezza e trasparenza. Se il network ritarda, se il produttore non ha liquidità, lo sceneggiatore non consegna. Il treno si ferma. E' il codice civile a stabilirlo. Il rischio d'impresa non può ricadere sul partner più debole e cioè sulle spalle dello scrittore.
Del resto, è sempre lo scrittore (dal pitch in poi) ad avanzare con il suo, prima che gli altri mettano il loro. Non gli si può chiedere di andare avanti da solo, senza nessuna garanzia: il caso di Agrodolce dimostra che non si esita ad abbandonarlo.

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