lunedì 1 dicembre 2008

Il provvedimento sull'IVA di SKY (o la crisi degli ascolti parte III°)

Qualche post fa ragionavamo sulla crisi di ascolti RAI e, soprattutto, Mediaset. Si parlava di come SKY succhia ascoltatori all'ammiraglia di Cologno Monzese e ci chiedevamo come la dirigenza dovesse affrontare l'emorragia di pubblico (e soldi, perché se cala il pubblico, cala il costo dei passaggi pubblicitari!) E invece... alla faccia della crisi degli ascolti!!! Il buon Berlusconi fa le corna a tutti noi e risolve i problemi della sua azienda mettendo un freno al competitor SKY. Già perché l'aumento dell'IVA avrà un doppio effetto. 1) diminuzione di abbonati SKY 2) diminuzione degli investimenti sui programmi italiani prodotti dalla piattaforma satellitare Insomma il provvedimento del Governo da una mazzata ad un'azienda che ha investito molto nello sviluppo di programmi e serials italiani, dando lavoro a produzioni e autori. E di conseguenza da una mazzata alla creatività e alla diversificazione. Per cui, se le recenti dichiarazioni di Scheri (che ricalcano quelle di Confalonieri di qualche tempo fa) sembrano l'ennesimo suicidio di Canale 5, a conti fatti, mancando un competitor, potrebbero non esserlo... A questo, si aggiunge che RAI e Mediaset stanno riducendo i costi dei prodotti. Inutile dirvi che di conseguenza si abbasseranno anche i nostri compensi. Insomma, più che una favola, questo è un vero e proprio incubo... Come sempre, a voi la parola! NB: Comunque, se volete protestare per il provvedimento del Governo potete farlo scrivendo a segreteria.presidente@governo.it oppure a segreteria.bonaiuti@governo.it

156 commenti:

Anonimo ha detto...

Le dichiarazioni di Scheri fanno venire i brividi.
In un paese normale,tutti questi figuri (Scheri, Salem, Donelli e compagnia bella) erano già a casa a girarsi i pollici. Qui invece continuano a stare ai loro posti più tronfi e saccenti che mai!
L'unico augurio che posso fare è che le nuove produzioni Mediaset vadano sotto zero, Mediaset chiuda e Sky continui a fare prodotti di qualità come Romanzo Criminale.
Dio salvi Sky e seppellisca Mediaset.

Anonimo ha detto...

Cosa ha detto Scheri?

Anonimo ha detto...

scheri purtroppo non ha detto niente. ha solo ripetuto a pappagallo le 'parole sante' di padre Silvio e padre Fedele. Ormai sono tutti indottrinati peggio delle Carfagna! oibò... che amarezza!

SACT ha detto...

@anonimo ingnorante: se vai sul post e clicchi su "dichiarazioni di Scheri" ti apre un link a Tv blog. Potrai leggere lì le parole di Scheri.

Anonimo ha detto...

ragazzi non buttiamola in politica, sky non perderà nemmeno un cliente.

Anonimo ha detto...

? perché non buttarla in politica? Non capisco.

CRISTINA ha detto...

AVETE MAI VISTO LA PROGRAMMAZIONE DI MEDIASET PREMIUM? ALL'INIZIO ROSE E FIORI E POI FILM VISTI E RIVISTI, SERIE TV RIVEDUTE E CORRETTE INSOMMA COME IL NOSTRO GOVERNO CHE ALL'INIZIO CI HA INCANTATO CON LA GRANDE PULIZIA DI NAPOLI DAI RIFIUTI,E POI?..........OGNIUNO A FARE I PROPRI INTERESSI! CARO SILVIO TORNA A FARE L'ANIMATORE TURISTICO, MAGARI PORTATI DIETRO SCHERI E LASCIA A CHI DI DOVERE FAR SI' CHE L'ITALIA RISORGA. SKY NON TI ABBANDONEREMO MAI!!!!!!!!

BallerineBlu ha detto...

Cara Sact,
le ipotesi catastrofiche che leggo nel tuo post - diminuzione del numero degli abbonati Sky e contrazioni degli investimenti sul mercato italiano - non hanno nessun fondamento. Ma proprio nessuno. SKY Italia è per Mr. Murdoch un successone. Un investimento vincentissimo. Ma voi li conoscete i numeri del suo impero??? Comunque, io direi di fare un piccolo test: andate sulla pagina web del Wall Street Journal ( è di Murdoch)e ditemi quanti articoli riuscite a trovare su questa dinamica piccola piccola...Tutta, tutta italiana. E che la dice lunga sul perché la nostra sinistra perde le elezioni. Invece di concentrarsi su cose serie, sui problemi veri.
Tipo il milione di persone che da qui al 2010 perderà il lavoro.

Nina

PS: se SKY contrarrà gli investimenti nelle produzioni di casa nostra vuol dire che non le ritiene strategiche. In una grande azienda gli unici parametri di valutazione sono questi.

Anonimo ha detto...

berlusconi fai skifoooo,
brutto cretino pelato prima togli scuola e università ora impedisci ad altri di farsi una propria opinione fuori dai canali ke te strumentalizzi........btutto cretino!!!!va a zappare i campi!!!
vuoi anke toglierci la libertà??ah no lo stai già facendo...crepaaaaaa

Anonimo ha detto...

non va beh le k al posto delle c... ve prego. No.

Almeida

candido ha detto...

Ecco cosa intendevo con il non buttiamola in poltica… Caro cittadino esasperato, hai la memoria corta. Se sei uno sceneggiatore dovresti accendergli un cero a Berlusconi.

Anonimo ha detto...

@candido: nessuno toglie a Berlusconi l'aver portato più scelta (e lavoro) con il suo ingresso in TV.
Quello che non digerisco è che voglia essere "l'unica" alternativa.
Punisce la concorrenza per risollevare la sua azienda.
E ricordiamoci che R4 è fuori legge e la paghiamo noi cittadini.
Insomma, è sceso in campo come liberista ma si è trasformato rapidamente in quello che è: uno che guarda ai propri interessi.
Per un imprenditore è la normalità, per un Primo Ministro non può esserlo.
Se Sky diminuirà investimenti ci rimetteremo noi scrittori. Non voglio nemmeno parlare di libertà di espressione, semplicemente ci saranno meno progetti in sviluppo e quindi meno lavoro.
Per questo mi chiedo perché non trovi giusto fare politica qui.

candido ha detto...

E' questo il punto. Io non penso che B. abbia aumentato l'iva a SKY per interesse personale. Non credi che dovresti concedergli un minimo di intelligenza? Raramente fa mosse sbagliate.
Chi decide dove ragranellare quattrini è Tremonti. (molto più vicino a Bossi che non a Berlusconi, e Bossi ama Berlusconi quanto lo ama la sinistra)
L'opposizione ha preso la palla al balzo per ravvivare la sua sterile polemica, prendendo la solita cantonata. Vorrei anch'io che ci fosse un pluralismo di committenti, questo è senz'altro il grande limite della nostra tv, ma che ci possiamo fare?
Perciò lasciamo da parte le polemiche della poltica. Non è l'aumento dell'iva a Sky il nostro problema, ma è piuttosto quello di cercare di scrivere prodotti migliori, invece di scopiazzarci a turno.

Anonimo ha detto...

berlusconi è solamente un egoista pelato che pensa solo ai suoi soldi.ma a noi cittadini italiani se ne frega,tanto lui è ricco!!!!!!!!!!!!!!!!ti vorrei vedere nei nostri panni silvio. VERGOGNATI,STAI PEGGIORANDO ANCOR DI PIù L'ITALIA.SEI CONSAPEVOLE DI QUESTO?

Anonimo ha detto...

berlusconi è solamente un egoista pelato che pensa solo ai suoi soldi.ma a noi cittadini italiani se ne frega,tanto lui è ricco!!!!!!!!!!!!!!!!ti vorrei vedere nei nostri panni silvio. VERGOGNATI,STAI PEGGIORANDO ANCOR DI PIù L'ITALIA.SEI CONSAPEVOLE DI QUESTO?

Anonimo ha detto...

berlusconi è solamente un egoista pelato che pensa solo ai suoi soldi.ma a noi cittadini italiani se ne frega,tanto lui è ricco!!!!!!!!!!!!!!!!ti vorrei vedere nei nostri panni silvio. VERGOGNATI,STAI PEGGIORANDO ANCOR DI PIù L'ITALIA.SEI CONSAPEVOLE DI QUESTO?

Anonimo ha detto...

ma quale di intelligenza parli? berlusconi è stato condannato a risarcire i milioni di euro (nostri) che il suo precedente governo ha stanziato come contributo all'acquisto del decoder digitale terrestre (suo)

(parentesi: la notizia qui sotto ha avuto un TALE RISALTO che bisogna prendersi un maiale da tartufi, per trovarla...)

leggere sotto, please: BRUXELLES - Si chiude con un colpo di scena la parabola dei finanziamenti pubblici per l' acquisto dei decoder del digitale terrestre illegalmente concessi dal penultimo governo, quello della Casa delle Libertà: l' unica emittente ad averne tratto profitto è stata Mediaset. E il cerchio si chiude. L' allora governo di Silvio Berlusconi ha stanziato 220 milioni di euro per favorire l' acquisto di decoder prodotti, tra gli altri, dalla Solaris. com, società del fratello Paolo, e utili ad aumentare gli abbonamenti ai nuovi canali digitali di Mediaset, l' azienda principe della famiglia Berlusconi che ora dovrà restituire allo Stato i soldi indebitamente guadagnati. Il tutto emerge dall' analisi condotta dal ministero delle Comunicazioni e approvata dalla Commissione europea. Così il Biscione dovrà rendere allo Stato italiano 7,2 milioni di euro, ovvero parte dei profitti realizzati grazie all' aiuto pubblico.

Anonimo ha detto...

a Candido 1: grazie a Berlusconi il ns lavoro è raddoppiato. Vero!

a Candido 2: gli sceneggiatori non si scoppiazzano!!!( e basta dare la colpa agli sceneggiatori) ma x lavorare sono costretti a ripetere ad infinitum i paradigmi della committenza per questo Rai e mediaset sono due cloni crasi di coglioni.
Quando gli sceneggiatori si saranno riconquistati l'autonomia creativa che compete loro...

Anonimo ha detto...

@candido:
hai ragione, dobbiamo scrivere prodotti migliori.
Ma per farlo prima va spezzato per bene il duopolio RAI/Mediaset che li fa sentire Signori e Padroni di dirci cosa dobbiamo scrivere.
Con un terzo polo vero, che produce contenuto fiction italiano, allora sì che sopravviverà solo chi propone il miglior prodotto e allora sì che non ci diranno più di scopiazzare a destra e manca.
Purtroppo al tuo caro Berlusconi, il terzo polo non è mai andato giù (vedi La7) e, ora che Mediaset sente il fiato sul collo, lui alza l'IVA a Sky.
L'analisi del post della SACT mi sembra equilibrata e condivisibile.

Anonimo ha detto...

Non voglio difendere Berlusconi, ma se abbassava l'Iva al 10% per tutti, cioè anche per Mediaset (opzione che la Comunità Europea aveva offerto) tutti avrebbero gridato allo scandalo (perché Mediaset avrebbe pagato meno). Ora l'aumenta la 20% per Sky, e tutti gridano allo scandalo (perché ammazza la concorrenza).

La questione Iva è stata imposta dall'Unione Europea (e Prodi se n'era lavato le mani) quindi non poteva essere accantonata o non presa in considerazione.

Al posto di Berlusconi voi come avreste agito?

candido ha detto...

Ringraziate che ci siano gli Scheri, Salem, Donelli, Saccà etc…
Così non corriamo il rischio che si accorgano che la maggior parte di noi non sa scrivere.

Anonimo ha detto...

ma che è 'sti commenti?
sembra di essere a piazza maggiore la domenica mattina. chiamiamo beppe maniglia e siamo al completo.
in alto i cuori e i cervelli, please.
almeida

Anonimo ha detto...

non so chi sia Beppe Maniglia ma lo voglio subito!! Nome troppo bello...mica come quelli che inventiamo noi per i 'casi di puntata' che già ti deprimono appena li senti.

Candido glissa elegantemente sul multone di seven million euros che grida vendetta e fa giustizia su tutte ste sottigliezze ghediniane sul Cavaliere povero incompreso che come fa sbaglia.
però diventa il mio eroe personale quando dice che la stessa povertà espressiva che oggi lamentiamo come imposta da questi papaveroni squallidi, e che si traduce in fiction di puro guano 100% è in realtà ciò che ha consentito l' accesso al lavoro di torme di canìdi e suini. (moi aussi, sa va sans dire) .
è chiaro però che se li hai assunti pensando di cavartela con ossi e scorze di patata , quando cominciano ad abbaiare troppo forte, o pretendono di grufolare in endecasillabi sciolti, li percuoti con il tortore e intanto dici: zitto.zitto. zitto.

Anonimo ha detto...

di seguito la foto di maniglia. istituzione bolognese.
(http://www.eurofestival.com/img/beppe.jpg)

Sarebbe divertente buttare giù una lista di nomi usati per i casi di puntata e non. Chi di voi si blocca davanti al computer anche per più di mezz'ora perchè non trova il nome giusto per un personaggio? Io quasi sempre.

Di solito uso quelli di vecchi compagni di classe o (per i personaggi negativi) quelli di ex fidanzate che mi hanno spezzato il cuore.

i più diffusi restano:

-Raimondi.
-Cruciani.
-De Berardinis

(aggiungetene altri)

Almeida

Anonimo ha detto...

io odio quelli di quattro lettere. sani, mari, fabi.mi sembrano esemplificativi di una pigrizia he si estende alle minuzie. da anni coltivo il sogno di appuntarmi tutti i nomi che leggo sulle targhette dei taxi.non lo faccio mai, ma sono bellissimi perchè sono veri.
anonimA

candido ha detto...

… e poi vi lamentate perché vi pagano poco.

Anonimo ha detto...

Tanto per tornare al tema del post di sact.
Dati di Starcom per il satellite di novembre, pubblicati da Prima pagina. La tv satellitare appare nel pieno delle sue forze. Nel totale giorno raggiunge infatti il 9.7% di share medio sul target Individui e il 14% sul target Adulti 15-34, con una crescita pari rispettivamente al +27% e al +11% in confronto all’omologo periodo dello scorso anno e ben distribuita su tutte le fasce orarie. Fa eccezione la seconda serata, che perde leggermente appeal ma soltanto sul target giovani.
Tra i gruppi editoriali, Sky è sempre leader assoluto con il 3.2% di share medio, seguito a distanza da Fox (1.5%), Disney (0.7%), Rai (Rai Digit: 0.2%, Rai Sat: 0.4%), Discovery Channel (0.3%).

BallerineBlu ha detto...

@Candido:
"Ringraziate che ci siano gli Scheri, Salem, Donelli, Saccà etc…
Così non corriamo il rischio che si accorgano che la maggior parte di noi non sa scrivere."

:-))))))))))))))...Touché...:-)

Nina

Ps: scusate la divagazione, ma...

Anonimo ha detto...

@anonimo (e @candido che la pensa come te):

"Al posto di Berlusconi voi come avreste agito?"

Avrei portato tutta l'IVA al 10%. Perché? Perché in un momento di crisi il Governo deve incentivare le aziende, non penalizzarle.
Il buon Berlusconi avrebbe meglio motivato una scelta di questo tipo.
Mi dispiace ma c'è puzza di malafede nella scelta del Governo e pure negli interventi dei giornalisti filogovernativi.
Ma se volete foderarvi gli occhi di prosciutto e mettervi a pecorina, fate pure. Tanto al culo a noi srittori ce lo buttano già in molti.

candido ha detto...

@ caro anonimo venexiano,
detesto la volgarità, ma ancor più la stupidità.
Questo sparare a zero su B. mi fa pensare che tu sia di "sinistra", quindi eticamente e culturalmente superiore a me. Perciò non replico, prendo nota, e se questo consola la tua personalità sfruttata e sverginata sono felice per te.

P.S. a proposito, non credo sia obbligatorio fare lo sceneggiatore, in alternativa si può anche andare a lavorare.

Anonimo ha detto...

@ candido
ma tu che lavoro fai? così per curiosità...

SACT ha detto...

@anonimo venexiano: ti invitiamo ad usare un linguaggio meno forte. Si possono esprimere gli stessi concetti senza volgarità. In caso contrario interverremo cassando commenti offensivi.

@candido: questo blog non conterrà valutazioni politiche a meno che la politica, di destra o sinistra che sia, non colpisca il nostro settore.
Proprio per questo ci sembrava giusto dare una lettura del provvedimento del Governo e sensibilizzare i lettori del blog sui suoi possibili effetti nocivi.
Nessuno si vuole schierare a destra o a sinistra, qui siamo dalla parte della scrittura.

Anonimo ha detto...

x candido.

Non so che lavoro fai, ma fare lo sceneggiatore non è un'alternativa a "non lavorare". è una scelta che comporta sacrifici. ansie, attacchi di panico. Scelte.

Non è quel mondo dorato che si crede. Non si diventa ricchi e a dirla tutta manco si tromba come si dovrebbe. tant'è che si dice: solo le attrici sfigate la danno agli sceneggiatori. Pensa te.

chiedo ai gestori del blog, ma non sarebbe meglio rendere questo spazio riservato agli iscritti della sact e basta?

a chi interessano le opinioni di candido e/o di quant'altri non fanno il nostro mestiere?

tra l'altro il nome candido mi fa tornare in mente la candida che anni fa mi sono beccato in pieno agosto e l'urologo mi ordinò di prendere un pasticcozzo di antibiotico che dio solo sa che ho dovuto fare per mandare giù e mi ha anche fatto male alla pancia e allora ho dovuto prendere i fermenti lattici e sono stato male, faceva caldo... e dopo una settimana la tipa che me l'aveva attaccato mi lasciò senza un cazzo di motivo.

Almeida

candido ha detto...

Caro anonimo, scrivere una sceneggiatura di solito diverte, non procura ansia e attacchi di panico. E’ il rendersi conto di non saperla scrivere che li procura.

Sul diventare ricchi non mi pronuncio, non ho mai avuto questa ambizione, però sicuramente questo mestiere ti permette una vita migliore di quella di milioni di operai e impiegati statali. (e su questo un esamino di coscienza dovremmo farcelo tutti)

In quanto a protestare perché le sceneggiatrici non te la danno, beh… questo qualifica te e il tuo rapporto con la scrittura.

Se fai questo mestiere perché vuoi diventare ricco e perché speri di tr… forse stai perdendo il tuo tempo su questo blog.
C’è il sito di un certo Rocco Siffredi che potrebbe aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.

Anonimo ha detto...

sei completamente privo di ironia.
adesso lo so. non sei uno sceneggiatore.
grazie
almeida.

BallerineBlu ha detto...

@Almeida:
il tuo post non era per niente ironico. Come donna, mi ha dato un fastidio tremendo. Ti chiedo di avere più rispetto per chi, come me, vuole poter leggere questo blog con serenità.

Nina

@Candido: ti leggo con piacere. :-)

SACT ha detto...

Vi invitiamo a leggere l'articolo apparso su Repubblica di oggi.
Dichiarazioni di Murdoch: Sky pensa di tagliare gli investimenti in Italia. I nostri timori, dunque, sono concreti.

Ci sono molti sceneggiatori ed autori televisivi italiani che sfornano contenuti per la piattaforma satellitare. Il loro lavoro è messo seriamente in discussione dalle dichiarazioni di Murdoch, diretta conseguenza dell'aumento IVA del Governo.

Lo ripetiamo, qui temiamo per la nostra categoria. Non tifiamo nè a destra nè a sinistra.

candido ha detto...

Dissento. A Murdoch non passa nemmeno per l'anticamera del cervello di tagliare i suoi investimenti. Non è uno stupido. Annunci del genere sono solo pretesti per tentare di pagare di meno quello che Sky vi chiederà di scrivere. Se ci proverà avrete un solo un modo per difendervi : dire di no.

Anonimo ha detto...

Nina: ma quale offensivo? ma scherzi?? e allora Portnoy cos'era, blasfemo?

almeida è stato divertente!!mi ha fatto ridere e sono una donna anch'io!!

almeida: ho una notizia per te. di questi tempi si puo' fare lo sceneggiatore senza avere il minimo senso dell'ironia, il quale oggi sta diventando anzi un serio impedimento al mestiere.

Candido , please. ognuno è scrittore a modo suo, c'è chi se la sciala e chi soffre. io propendo per la seconda, comunque.si soffre.
meno di un operaio, sì certo. Meno di un impiegato? uhmmmm non so, dipende quale. Ma comunque in modo diverso.

sact: non censuriamo indiscriminatamente il turpiloquio, per favore per quello ci pensano già gli editor di rete. conserviamo la nostra capacità di distinguere quello gratuito da quello creativo e sollazzevole.
e poi quando ce vo', ce vo' .

Anonimo ha detto...

@candido:
non commento la prima parte del tuo intervento, tanto ho capito che per te solo berlusconi è sempre nel giusto. Vabè, c'è chi crede in Dio e chi ha altri dogmi... passiamo oltre.

Su una cosa siamo d'accordo: bisogna dire di no a proposte indecenti. Purtroppo presto le proposte di lavoro "a risparmio" arriveranno anche da Mediaset e RAI. E non lo dico perché ho letto il post SACT ma perché ho colleghi che hanno già visto abbassare i propri compensi. E non voglio nemmeno pensare a cosa proporranno agli sceneggiatori esordienti, poveri loro...
Che fare a questo punto?

@SACT: come vedete non ho usato scurrilità. Anzi, mi scuso per i termini usati nel post precedente.

BallerineBlu ha detto...

@Anonima:
"Nina: ma quale offensivo? ma scherzi?? e allora Portnoy cos'era, blasfemo? "

:-))))))))))))))))) Senza nulla togliere ad Almeida, ma nel suo post non ci ho ritrovato Philip Roth...Che ho, ovviamente, "frequentato" con assiduità. Ma in passato, perché adesso mi ha rotto. Dopo i quaranta, per una donna Philip diventa insopportabile...Tranne quando racconta del padre. Allora mi emoziono.

@Sact:
ho letto il pezzo su Murdoch..Be', ora siamo nella fase "il gioco delle parti" e lui non poteva fare che quello che ha fatto: minacciare sfracelli. A mio modestissimo parere, SKY non taglierà mai la produzione di contenuti perché i contenuti sono il suo core - business. Invece, se la sua crescita dovesse avere una battuta d'arresto - ma non a causa dell'aumento dell'iva...la situazione è un po' più seria - potrebbe tagliare le attività "collaterali", non di core. Vedremo...:-)

@Almeida: :-)

Nina

Anonimo ha detto...

Lieto di apprendere che anche Murdoch ha un core... :)

Anonimo ha detto...

hihihihih!!

Anonimo ha detto...

dove si vendono queste vagonate di glamour?

'dopo i quaranta PHILIP diventa insopportabile'

my god...sembra quasi di vedere il martini che bascula negligente tra il pollice il medio, loc. int.
galleria d'arte, vernissage.

Anonimo ha detto...

Come al solito Repubblica non perde occasione per strillare un titolo falso.

Basta leggere bene le dichiarazioni di Sky Italia e di Mockridge, che specifica che L'UNICA cosa che POTREBBE far diminuire gli investimenti è il calo del numero degli abbonati.

Anonimo5

BallerineBlu ha detto...

@Thcavolo:
:-))))))))))))...

@ Anonimo/a:
"dove si vendono queste vagonate di glamour?

'dopo i quaranta PHILIP diventa insopportabile'

my god...sembra quasi di vedere il martini che bascula negligente tra il pollice il medio, loc. int.
galleria d'arte, vernissage."

Argh...Mi hai fatto una...fotografia...Io sono proprio così...;-)

Buon week end, ragazzi...

Nina

Anonimo ha detto...

@Anonimo5:
perché secondo te non diminuiranno gli abbonati Sky per passare al pacchetto Premium, vero?
Vedremo, vedremo...
Quando ci scanneremo per una puntata di qualsiasi serie, facendoci le scarpe a vicenda, allora piangerete tutti, berlusconiani e non.
Io inizio a piangere ora, per il futuro di questo Paese e per quello della nostra categoria.

Anonimo ha detto...

non ci stiamo già scannando adesso?

candido ha detto...

Per la miseria che compagnia di menagrami!
Potevate chiamarlo il muro del pianto questo blog.

Anonimo ha detto...

buon week end a voi. ho appena finito di editare 2 puntate. giovedì le girano. una me la cambierà il regista, l'altra gli attori.

ne abbiamo di motivi per lamentarci candida. ne abbiamo eccome.
almeida

candido ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
candido ha detto...

aspetta a lamentarti, magari le migliorano.

Anonimo ha detto...

Candido e Nina siete una coppia perfetta!!! perché non vi scambiate il numero di telefono e andate a divertirvi da qualche altra parte... che ci fate su questo blog a sprecare il vostro prezioso tempo? siete troppo avanti per noi...

Anonimo ha detto...

a ridatece er questurino.
aveva argomenti.

qua tra "come sono figo, io sarcastico e solo, tra queste pippe strapagate di sinistra che frignano mentre dovrebbero andare in miniera"

e "come sono buona, ecumenica informata e dissidentissima"

mi dite uno sceneggiatore qualunque cosa ci sta a fare?

candido ha detto...

"…queste pippe strapagate di sinistra che frignano mentre dovrebbero andare in miniera"

VEDI CHE QUANDO VUOI RAGIONI BENE.

Anonimo ha detto...

Cari amici, se la gente ci vede così: pippe strapagate di sinistra, questo vuol dire che siamo soli. che la strada per vedere riconosciuto qualche diritto, è ancora più dura di quello che pensavamo.

ecco cosa produce una cattiva televisione. ecco il perchè dovremmo alzare la voce contro editor di rete e producer ogni qual volta ci costringono a scrivere robe che appiattiscono le coscienze. annullano i cervelli, banalizzano l'esistenza. i rapporti, le emozioni.

commenti come quelli di candido o di nina che alza la voce perchè tremendamente infastidita, in questa giornata di festa mi hanno messo di cattivo umore.

perchè a noi autori, non solo hanno negato i diritti, ma hanno tolto anche i doveri. doveri nei confronti del pubblico.

buona giornata,
Mela

candido ha detto...

… e ricomimcia il pianto!

MA DI QUALI DIRITTI PARLI? QUANDO FIRMI UN CONTRATTO E CEDI TUTTO MICA TI PUNTANO UNA PISTOLA ALLA TESTA?

Anonimo ha detto...

Qui si usurpano un nome, un aggettivo ed una citazione. Candido mio, non sei affatto candido, mi pare. Giochi piuttosto sporco, piuttosto.

Manouche

Anonimo ha detto...

leggendo questo blog, se fossi un produttore scritturerei tchavolo e almeida.

Anonimo ha detto...

Spero che un giorno, in questo paese, dichiararsi di sinistra o di destra non provochi un'immediata reazione della parte avversa che, prima di valutare il valore delle affermazioni di chi parla, ne giudica lo schieramento politico. Io cerco di giudicare il significato di quello che si dice, sono tra i primi a scherzare sulla "miniera" e sul fatto che, comunque, il nostro lavoro offre un sacco di privilegi (non ultimo quello di fare una cosa che ci piace). Questo non toglie che sono circa 10 anni che i nostri compensi non vengono aggiornati, il che significa che se nel 1999 eravamo ricchi ora siamo benestanti (sempre meglio che essere poveri, sia chiaro). Ora, facendo i conti della serva, se valutiamo in termini percentuali quanto è aumentato il costo di uno slot pubblicitario nello stesso periodo comprendiamo come il nostro lavoro sia stato via via sminuito del suo valore. Perché, e questo non dimentichiamocelo, un valore ce l'ha. Non mi convince chi dice: per fortuna ci sono dei dirigenti che non capiscono quanto non siamo capaci di scrivere. Lavoriamo in questo contesto, il livello di giudizio determina il mercato degli sceneggiatori. Nessuno crede di essere un genio - se non nell'intimità del suo cassetto pieno di progetti che non presenta "tanto nessuno me li caga" - ma riprendiamoci la consapevolezza del ruolo che rivestiamo. quello che scriviamo tiene in piedi una realtà produttiva italiana, quello che scriviamo fa girare un mucchio di soldi, qui, ora. Produce ricchezza per il paese (cosa che l'acquisto di prodotti esteri non fa). Che si voglia partecipare della ricchezza che si produce mi pare il minimo, anche perché - belle o brutte che siano - è sulle idee che mettiamo sulla carta che si fonda tutto quanto.
Quindi, al di là dei frizzi e dei lazzi, delle polemiche personali di tutto questo chiacchericcio inutile e dannoso, vediamo di capire - almeno qua sul blog - se ha senso continuare a parlare di categoria, che come tale ha degli interessi comuni da difendere, oppure se rinunciamo in partenza a cercare una piattaforma condivisa che ci permetta di comprendere (prima di provare a ottenere) gli obiettivi che ci prefiggiamo.

au revoir
vinicio

Anonimo ha detto...

In questi giorni, come a tutti voi immagino, mi arrivano email(s) per chiedermi di aderire ai 100 autori.

Senza voler fare polemica con il movimento e/o associazione credo sarebbe una buona idea scrivere una lettera aperta per spiegare ai nostri colleghi il motivo per cui unire registi e autori in un'unica grande associazione è un errore che per forza di cose porterà a un conflitto di interessi.

dico questo perchè, molti magari non si sono resi conto che in nessuna parte del mondo esiste una roba del genere.

Almeida

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Almeida!
@ SACT a quando questa benedetta lettera?

Anonimo ha detto...

@Vinicio:

condivido tutto,

a parte il fatto dei "benestanti".

Lavoro con continuità da alcuni anni e il termine "benestante" mi sembra ancora un sinonimo di miraggio.

Anonimo5

Anonimo ha detto...

basta poco, che ce vo'?
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/serie-mad-men/serie-mad-men/serie-mad-men.html

Anonimo ha detto...

a me i centoautori non mi cagano. Cosa devo pensare? Devo andare in depressione?

Però non mi spiego quale sia il conflitto di interessi nell'unire sceneggiatori e registi in Italia in questo momento. Passatemi la semplificazione, ma facciamo tutti lo stesso lavoro. Ci sono da conquistare diritti fonamentali che in altri paesi (USA, Francia) sono la norma, distinguere tra chi sta alla catena di montaggio quando si ha a che fare con un padrone delle ferriere di anica memoria non ha senso. Con questa logica lo sciopero generale non avrebbe senso: perché mettere insieme autisti dell'autobus e muratori? Fanno lavori diversi, che combattano separati, che diamine.
Se la paura è quella di essere ancora una volta fagocitati dalla "personalità" dei registi allora la questione che dobbiamo porci è: perché non siamo in grado di farci valere in un contesto non ristretto ai nostri colleghi? La realtà è che in Europa il regista ha sempre rivestito il ruolo di autore, almeno nell'immaginario. I film di Fellini nessuno si è mai sognato di chiamarli film di Tonino guerra diretti da Fellini, idem per le straordinarie pellicole firmate Age, Scarpelli, Suso Cecchi D'amico etc etc
partiamo da questa consapevolezza, senza menarcela troppo. E da qui partiamo per rinforzare la nostra lotta per il riconoscimento del ruolo di Autori. Ma non perderei tempo a capire se Autori più o meno importanti dei registi.

vinicio

Anonimo ha detto...

@anonimo5

eddai, un po' benestanti siamo. Come lo erano gli operai specializzati prima dell'Euro, che con 3.000.000/3.500.000 di lire al mese campavano bene. Quindi erano bene-stanti.

au revoir
vinicio

Anonimo ha detto...

@ vinicio
per farti capire quanto sia importante distinguere la figura del regista da quella dell'autore di serie devi sforzarti e sgombrare il campo da ogni riferimento cinematografico. Fellini? ma cosa c'entra con quello di cui si sta discutendo in sact? Noi stiamo parlando di serialità televisiva, mercato che quando operava il grande Fellini era ben lungi dall'esistere (almeno in Italia) E, laddove è nato, ha fondato le sue regole di produzione industriale sulla figura dell'autore, scrittore del concept e head writer nei passaggi di scrittura successivi. Se i tanti Vinici non capiscono che è proprio il modello produttivo cinematografico che stiamo combattendo per affermare quello televisivo (in televisione) .. continueremo a pensare che la serie non è di chi la scrive ma di chi la mette in scena. E' un approccio ANTICO e CONTRO lo sviluppo delle serie televisive che abbiano una forte identità di scrittura. A mio avviso l'head writer, il produttore creativo e l'editor di rete, nel processo di costruione di una fiction seriale televisiva, sono figure ben più importanti del regista. Anzi, voglio essere più preciso, NON E' A MIO AVVISO, perché basta guardare al sistema produttivo delle fiction (che tanto amiamo) oltreconfine... per capire che è una semplice regola di mercato!
Qui non stiamo parlando di sciopero generale... ma di organizzazione primaria del nostro lavoro. Il cinema è un'altra cosa, quello d'autore poi... è privilegio e genio di pochi. Qui ci stiamo interrogando su come migliorare le fiction nostrane e la risposta non è nella centralità della regia ma in quella della scrittura.

Anonimo ha detto...

Caro Vinicio ti scrivo di fretta... sono appena tornato da una cena e a dirla tutta sono pure bello sbronzo. Quindi scusa se mi esprimo come un pugile suonato, ma quello che vorrei dirti è: A vinì, ma che cazzo stai a dì?

Bisogna differenziare il sistema produttivo cinematografico da quello televisivo. cosa che in questo momento in Italia non si fa. Come dice trallallero, al cinema il regista è l'autore del film, in televisione no.

Io scrivo la bibbia, io scrivo il profilo dei personaggi, io scrivo le linee orizzontali, poi la rete chiama un regista e in tv fanno lo spot della messa in onda e scrivono una serie di... col suo nome?!
Ma che davero davero.

Dai. non si può. La mia idea di scrivere una lettera aperta nasce dal fatto che molti nostri colleghi, si schierano con i 100 magari attirati dai nomi altisonanti che ne fanno parte, senza considerare problemi importanti come questo. Il rischio è che in sact restiamo 4 gatti. gente simpatica per carità, ma sempre 4 gatti.

Per questo sarebbe opportuno informare amici e colleghi. Per questo e per altri cento motivi.

Notte a tutti,
autoironia.
Almeida

Anonimo ha detto...

Almeida da sbronzo va fortissimo!

Sono d'accordo, bisogna informare i colleghi, però... francamente adesso non mi sembra un gran danno che qualche sceneggiatore si iscriva ai 100autori. Vedrà cosa dicono, capirà, forse tornerà indietro o forse no. Se a qualcuno piace fare il topolino appeso alla coda degli elefanti che fanno un gran casino nella foresta, faccia il topolino, no?

A me pare peggio non fare niente. E confondere le battaglie. I 100autori fanno politica e noi facciamo sindacato. I 100autori sono sostanzialmente cinema e noi siamo televisione. Non mi pare che la Sact possa avere nulla da obiettare ai loro programmi. Il punto è che noi abbiamo da fare altro e ci interessa di più fare altro, i 100autori neanche lo sanno di che stiamo parlando.

Non sono i programmi che confliggono. Confligge la cessione del 2% dell'equo compenso che sia noi che loro chiediamo a chi si iscrive. A loro interessa la creazione di un potere numerico, il loro progetto può funzionare solo con un numero molto alto di soci, se no non esiste. Per questo mettono insieme tutti e cercano di inglobare tutti e premono con lettere su di noi.
E' qui che la scelta @vinicio, proprio perché idealmente non ha senso, diventa invece estremamente significativa sul piano pratico.
Chi ha mai detto che i registi non sono autori? L'equo compenso li riconosce autori al 23% quando si tratta di tv. Tutto il restante 77% è scrittura. Noi siamo il 77%, noi siamo la scrittura. Perché è così difficile ammetterlo?

Non si sa. Ma finché non sarà dato per scontato che la televisione la fanno gli scrittori, è bene serrare le file.

candido ha detto...

@Almeida
@In trincea

QUESTA VOLTA PIENAMENTE D'ACCORDO CON VOI i!!!

Anonimo ha detto...

mi spiace ma io sono d'accordo con vinicio. il regista non sarà L'Autore ma è un autore. trincerarsi dietro la diversità tra cinema e tv sembra una foglia di fico, visto che tutti vorremmo un tv un po'più cinemtogradfica e ci lamentiamo quando ci impongono la radio con le immagini.per difendere il diritto di uno scrittore a tenere salde in manole redini narrative e stilistiche di un prodotto seriale, possiamo trovare altre strade, invece di sostenere queste idiozie.

Eppoi basta tirarsela, please. in Italia siamo ancora troppo lontani dal poter concepire una scrittura che basti a se stessa e non abbia bisogno di una mano a livello di casting e soprattutto direzione d'attori...mad men noi non lo sappiamo scrivere, più di quanto loro non lo sappiano girare (e produrre, e etc) ammettiamolo. forse un giorno saremo pronti, oggi, no. Il meglio che ci viene è RC (ottimo inizio, incoraggiante quanto vuoi ma per favore non facciamo finta di strapparci i capelli,uhm?) E sinceramente non penso che se sindoni l' avesse girato al posto di Sollima sarebbe stato lo stesso, a parità di script.
Qui da noi semplicemente non esiste, non s'è formata una generazione di registi che considerino serenamente il loro lavoro come l'esecuzione di qualcosa che sta sulla carta. puo' non piacerci, ma penso che dovremmo prendere atto dell'esistente.
AnonimA

Anonimo ha detto...

grazie mille anonima.
"cambiare l'esistente" mi piace, e pure parecchio.
potrebbe essere il titolo di un nuovo post.
che ne dite?
Almeida

candido ha detto...

Io sono d'accordo sul fatto che gli sceneggiatori debbano avere la stessa visibilità e considerazione dei registi. Se un prodotto va male la colpa è sempre e solo dello script, mai del regista.

Detto questo credo però che la qualità dei nuovi registi stia crescendo più in fretta di quella degli sceneggiatori.
Sono anche d'accordo che i 100 autori siano un'associazione caotica senza futuro (un po' come lo era il governo prodi)

candido ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

@AnonimA:

sgomberiamo il campo da un equivoco, il regista ha una sua importanza. La messa in scena è fondamentale, anche per tradurre bene in immagini quello che lo sceneggiatore ha pensato.
Quindi siamo d'accordo che Sindoni non avrebbe potuto fare un lavoro potente come quello di Stefano ma sempre di messa in scena parliamo, non di scrittura. O pensi che Stefano abbia influito sugli script? Non capisco...
Perché se non lo pensi, allora devi convenire che la scrittura è il primo motore. Se RC non fosse stato scritto così, non avrebbero scelto un regista come Stefano.
E' la regia che va scelta in base allo script e non viceversa. E la regia sceglie gli attori sulla base dello script.
Per cui, non giriamoci attorno, la scrittura è più importante. Viene prima ed influisce su tutto.
Di conseguenza, lo sceneggiatore è giusto che chieda di avere un ruolo produttivo.

Non ci sono bravi sceneggiatori in Italia? Ho i miei dubbi. Con un pizzico di presunzione, mi metto tra i bravi e meritevoli così ti faccio pure un po' indispettire e rosicare. Del resto mi hanno chiamato su RC per quello che avevo scritto e mandato in onda. Cose che, con tutti i limiti del caso, qualcuno devono aver convinto.
RC a te sembra "appena un inizio"?
Su questo ti rispondo: ovvio che è un inizio. Ma come me, ci sono sicuramente altri sceneggiatori che non vedono l'ora di scrivere qualcosa di interessante.

Ah poi non capisco questa frase:
"mad men noi non lo sappiamo scrivere, più di quanto loro non lo sappiano girare (e produrre, e etc) ammettiamolo"
Vuoi sostenere che Mad Men un regista italiano lo saprebbe girare meglio?

Anonimo ha detto...

Mi permetto una postilla.
Sono convinto che basti dare un po' di fiducia agli sceneggiatori per permetter loro di tirare fuori prodotti più che dignitosi come RC.
In questo modo sgombereremo il campo da pregiudizi come "in Italia non ci sono bravi sceneggiatori".
Pregiudizi che lasciano il tempo che trovano.
Poi, non nascondiamocelo, esistono sceneggiatori bravi e meno bravi. Allo stesso modo, esistono registi o attori bravi e meno bravi.
Per un semplice e banale calcolo delle probabilità, è impossibile che una categoria sia formata solo da incapaci.
E io penso che i più capaci possano fare "il salto" e diventare writer-producers ORA, senza aspettare decenni.

Anonimo ha detto...

a me questo ripicchino di valenti mi fa sorridere. e dimostra una volta di più quel che io e altri sosteniamo ,che categoria si è prima di tutto nel cervello . in quello di Leonardo è chiaro che ci sono I BRAVI e le mezze seghe.Che sono sempre gli altri, è ovvio.

Oltre a essere bravi scrittori bisognerebbe essere anche bravi a leggere. è solo l'orgoglio sfrucugliato che infatti impedisce a valenti di prendere nel giusto verso il post.
Che gli piaccia o no, Stefano Sollima è un autore, in RC, se non al pari di lui,(O di de Cataldo,magari...o anche di Placido, da cui è facile prendere le distanze a parole ma poi la verità è che la serie gli è debitrice. E tanto.) ma certo lo è in buona misura. O vuole negarlo perchè RC è tv e non è cinema? (vallo a dire a Sky, che lo piazza sul pacchetto CINEMA , pagato da me e da altri, che invece di uno o più film si ritrovano RC come alternativa bulgara su tre canali per un giorno a settimana)...

strombazzare a gran voce che la scrittura più importante, è segno di debolezza. perchè la scrittura è un atto orginario senza il quale nulla c'è o ci sarà, quindi la sua superiorità è un dato di fatto.
Ma altro è ottenere i diritti sacrosanti che ci spettano in virtù di questo, altro è sferrare un attacco a un'intera categoria. un buon regista è una benedizione . e se uno scadente la fa fuori dal vaso, non è sua la colpa, ma di chi glielo consente avallando ogni zozzeria,mentre a noi ci contano i peli. se proprio dobbiamo sceglierci delle sagome da poligono, prendiamocela con quelli giusti.
anonimA

candido ha detto...

Caro Leonardo soffri della sindrome della stragrande maggioranza dei giovani sceneggiatori: quella del "io ho già capitp tutto". E' un virus pericoloso, blocca la possibilità di crescere e di imparare tutto quello che ancora non sai e che balza agli occhi guardando RC.
E' sicuramente un buon prodotto, ma devi convenire che è un prodotto "facile " da scrivere e altrettanto da girare, con personaggi facili da interpretare (l'uso del dialetto rende tutti più bravi). Sembra un film degli anni 70, con dialoghi che sarebbero stati bene in bocca a Thomas Milian. Film dignitosi, ma considerati di serie B. Io mi sono divertito a vederlo, ma se fossi un producer TV non lo avrei mai realizzato, perché per la TV è "sbagliato".
Una cosa sto imparando sulle nuove generazioni, in realtà nessuno vuole fare davvero lo sceneggiatore, mirano tutti a diventare capiscrittura o editor o writer producer. Credo perchè si rendono conto di quanto sia difficile e di quanti rischi si assuma lo sceneggiatore puro, dato che sotto di lui non c'è nessun'altro su cui scaricare le colpe se il prodotto va male.
Auguri per la tua carriera!

candido ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
candido ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
BallerineBlu ha detto...

Io parto da un dato inequivocabile: che cos’è che – in televisione, ma anche al cinema – MUOVE UN INVESTIMENTO? Quello che muove molti milioni di euro è sempre UNA STORIA. Una fabula, un plot. Quindi, io mi chiedo: se è lo script - in tutte le sue fasi, i suoi step - che innesca il meccanismo produttivo, e che permette “all’industria” di vivere e crescere, per quale misterioso motivo lo scrittore deve poi passare in secondo piano?! Un motivo concreto non c’è: semplicemente, noi ci troviamo a fare ancora i conti con una mentalità distorta che abbiamo ereditato dallo pseudo –cinema degli pseudo –autori. E non vado “oltre” per non innescare polemiche, anche perché del cinema italiano degli ultimi 15 anni io “ricordo” solo quattro film: “L’aria salata”, “Gomorra”, “Le Conseguenze dell’Amore” e ”Cuore Sacro”,un capolavoro “imperfetto” che sarebbe piaciuto a Visconti e che come “Med Man” parla di etica del denaro.

Ma torniamo alla televisione. Parlavamo di mentalità distorte. Be’, si devono “raddrizzare”. Utilizzando dati di fatto: e muovere investimenti è il dato di fatto più tangibile che c’è. Niente passi indietro, ragazzi. Non si cede il passo a nessuno. Invece, tanta esibita consapevolezza che, senza gli scrittori, non c’è industria. Perché cosi è.

@ AnonimA, per me il problema non è: gli sceneggiatori italiani non saprebbero scrivere “Mad Men”. Il problema è un altro: gli sceneggiatori italiani non si muovono in un contesto che gli permette di PROPORRE, e quindi di realizzare, concept potenti come “Mad Men”. “Mad Men” è innanzi tutto questo: un grande TEMA, drammatizzato secondo i canoni altissimi della scrittura made in Usa. E qui inserisco anche una domanda per...

@Candido: noi dobbiamo accontentarci di essere esecutori, oppure dobbiamo batterci per proporre i nostri temi? E quando riusciamo ad imporli, questi temi, non è giusto che siamo noi a “curarceli” dall’inizio alla fine? :-)

Nina

Anonimo ha detto...

Eccolo là... basta che uno ha la dignità di riconoscere i propri meriti e ricomincia la GRANDE ROSICATA! e giù contro leonardo...
che categoria di sfigati!!! fate cascare 'le cosiddette' anche a chi ce l'ha d'acciaio. Io continuo ad interrogarmi: ma perché gli autori in Italia hanno una così radicata crisi d'identità da sentire l'esigenza o di demolire quella degli altri o di nascondersi dietro 'presunti' meriti altrui?
Grazie Leonardo per avere il coraggio di affermare: Io sono. Alla faccia di tutti gli ignavi che brancolano nel buio e pretendono di chiamarsi autori.

Anonimo ha detto...

Scusate, vorrei fare un passo indietro.

Vorrei tornare alle risposte date a Vinicio sull'argomento lotta comune sceneggiatori-registi.

Ho trovato le critiche fuori bersaglio. Nessuno ha risposto in merito all'elemento del suo post: la specificità del contesto attuale, che rende davvero possibile, se non auspicabile, una lotta comune.

Le risposte immediate erano tutte per l'autoaffermazione di identità e opposizione.

Siamo e resteremo due categorie diverse, abbiamo anche associazioni di categoria diverse, le manterremo diverse, ma perché non possiamo unirci in una forma di lotta che Vinicio paragonava ad uno sciopero generale?

Forse perché se lottiamo da soli dimostreremo che siamo noi davvero l'origine e la sostanza della serialità televisiva?

Anonimo5

candido ha detto...

@Nina

Non so rispondere alla tua domanda. Sono solo uno sceneggiatore, faccio questo lavoro perché mi diverto. Mi diverto soprattutto quando mi danno un soggetto banale, perché la sfida si fa più difficile e interessante. Data un storia stravista, piena di buchi e che non sta in piedi, come riuscire a trasformarla in una sceneggiatura accattivante che avvinca e sorprenda il lettore? Questa è l'unica domanda a cui cerco di dare una risposta.
Altrimenti non mi diverto

… e mi sto divertendo da tantissimo tempo.

BallerineBlu ha detto...

@ Candido:
:-))))))))))))))))))))))))))...Sei tremendo...;-)Be', per me un giudice severo è un'opportunità che non mi faccio scappare: mi farebbe piacere sapere se hai letto i miei racconti, quelli che sono su BallerineBlu...:-)

@ Anonimo 5: nessuno dice che non si debba partecipare ad uno sciopero generale, ma se la Sact sceglierà di farlo deve mantenere la propria identità...SACT ormai è un brand...Nitido e vincentissimo...Mandare tutto questo a puttane per i CentoAutori è assurdo...

@AnonimA:
definisco meglio il mio pensiero di prima: non riusciamo a proporre temi perché questa subalternità - che non ha ragion d'essere, visto che è il nostro lavoro a muovere gli investimenti - ci delegittima.

Nina

PS: colgo l'occasione per salutare In Trincea, che era un po' che non vedevo sul blog...:-)

Anonimo ha detto...

trallallero: dire che una che qualcosa non ti fa strappare i capelli, non è una critica,tantomeno una rosicata. (una cosa puo' piacerti senza farti ululare, come l'onesto sesso il sabato sera)

a- se volevo lecchinare andavo su face book. (dove guarda caso non essendoci l'anonimato vedi se trovi una critica...)

b - se Leonardo oltre alla dignità di "riconoscere i propri meriti" (a prescindere dalla bizzarria dell'espressione, non mi pare un fenomeno tanto raro, anzi mi pare introvabile il contrario) esibisse ogni tanto anche la dignità di premettere che è conscio delle sue fortune, forse 'rosicheremmo' di meno.

nessuno gli ha mai dato del raccomandato, quindi non vedo che senso ha ricordarci i suoi crediti.
ma affermarlo con questa sicumera non puo' non indispettire chi , con un curriculm tre volte il suo, avrebbe venduto la nonna, per un'occasione come questa. Un concept pronto, un network illuminato e nessuna ansia da auditel.

e invece...

"Se RC non fosse stato scritto così, non avrebbero scelto un regista come Stefano"

(e chi doveva girarlo, altrimenti, Nora Ephron? Penny Marshall?)

Ecco questo è un perfetto esempio di concezione tolemaica del proprio ombelico, una costruzione egoriferita in cui l'ovvia scelta di un regista di genere diventa conseguenza di una specificità tale, di una così riconoscibile impronta, da potersene fregiare.

Renditi simpatico , Valè. pronuncia - una volta sola - le parole "c'ho avuto culo"...da lì in poi , se qualcuno ti tocca, ti faccio scudo col mio corpo.E poi faccio incidere la frase 'stavo cor Libanese' sulla mia tomba...

Anonimo ha detto...

candido: non è vero che ti diverti. tu soffri come un cane su una graticola... e non è giusto . Se il mondo andasse come dovrebbe, RC dovevano darlo a te.

candido ha detto...

@ Anonimo

Impossibile, Sky paga troppo poco.

Anonimo ha detto...

nina: tutto vero, noi non ci muoviamo in un contesto etc.
ma resta il fatto che anche se ce lo consentissero, non lo sapremmo fare. e' la teoria evolitiva ad affermarlo. possiamo anche saltare uno o due scalini ma troppi anni ci separano dalla "fierezza di fare tv" che l'america coltiva da più di mezzo secolo.

Quel che turba, quando si viene in queste pagine, è che hai la sensazione che (candido a parte) invece siano in pochi a esserne convinti, e che più o meno tutti sotto sotto si pensano come Grandi Sceneggiatori, per compensare le vessazioni a cui vengono quotidianamente sottoposti.
per farsi portabandiera di un cambiamento non serve credersi chissachì. Serve rispolverare una formula che non si sente mai.
Etica del lavoro. Non dell'arte. Del lavoro. E' quando ti senti un genio incompreso, che metti sufficienza in quello che scrivi, che ti adagi sul livello che ti viene chiesto , con il confortante abbraccio di un alibi che in realtà è una stretta mortale.

Anonimo ha detto...

candido...se avevo un dubbio su chi eri...
mi è passato!

BallerineBlu ha detto...

@Anonimo:
Ok, ma passami il luogo comune: non farei di tutta l'erba un fascio. Io sono FIERA di scrivere per la televisione. La reputo un'opportunità grandissima, per questo dico: ribadiamo sempre che noi scrittori possiamo proporre e confrontarci con temi importanti. Non perdiamo mai di vista quest'obiettivo, che nel mio piccolo perseguo sempre nelle storie che propongo. E di schiaffoni ne ho beccati tanti, vedendomi passare avanti TUTTI. Anche su progetti che erano partiti da me. :-)

Su Candido: mai, mai, mai avuto dubbi...:-) Per questo, la settimana scorsa sono scattata...

Nina

Anonimo ha detto...

C'ho avuto culo!

Sei contenta AnonimA?

Ma già che ci sono ti aggiungo: la fortuna va da quelli che osano e che se lo meritano.

Prova ad osare di più e vedrai che la fortuna bacerà anche te.

Anonimo ha detto...

@ anonimo
perdonami ma parlare di etica del lavoro significa attribuire al culo la riuscita di uno di noi?
Io credo che quello che sta facendo Leonardo e pochi altri... è proprio parlare di etica del lavoro. Qui nessuno parla di arte... e se è per questo neanche in america esiste la fierezza di fare televisione, esiste il mestiere di fare televisione ed è organizzato proprio nel modo che Leonardo cerca di promuovere... l'arte lasciamola al cinema e a quei pochi registi in grado di interpretare autorialmente una storia. E ti prego lo spirito di categoria significa anche gioire delle fortune degli altri, fortuna che guarda caso a volte si chiama talento... non sprechiamo le energie con sterili invidie che non aiutano noi, né la categoria. La precisazione del ruolo del regista all'interno di questo mercato è doverosa e appartiene proprio all'etica del lavoro che tanto promuovi.

candido ha detto...

Scusate, ma sono un po' tardo,… mi volete spiegare quale sarebbe la fortuna di Leonardo.

Anonimo ha detto...

@candido
il talento e il coraggio di riconoscerselo... con tutte le scelte difficili che questo comporta.

Anonimo ha detto...

chapeau a Leonardo che ha raccolto l'invito senza rifugiarsi in facili sarcasmi..:-) sì,davvero mi fa stare meglio, sentirtelo dire.
fa stare meglio molti di noi, anche non lo ammettono.
nella vita il talento conta il trenta, la fortuna il settanta.E non lo ha detto una mezza calzetta,per cui...Grazie.

sulle 'sterili invidie', nemmeno replico. Mi limito a notare che
'la fortuna di avere il coraggio di dirsi da soli che si è bravi "
è l'equivalente lessicale di un otto volante, e contene un che di così surrealmente ruffiano che mi delizia.

sull'osare, e lo dico senza polemica, per autentica curiosità: ma in cosa, esattamente, avete 'osato'? Mi interessa davvero conoscere il significato che date a questa parola. vuoi dire che ci siete andati voi due in persona proporre RC a sky? E'un vostro progetto? se è così mi rimangio tutto e pure il cappello, come Rockerduck. Sul serio.

Anonimo ha detto...

Candido: la fortuna a cui mi riferivo,sono le occasioni. Ne più ne' meno. Lui dice che uno se le crea da solo,osando e che la fortuna aiuta gli audaci, io dico che se la fortuna uno potesse davvero farsela in casa non si chiamerebbe così. siamo finiti in questa polemica perchè ho osato dire che pur piacendomi, RC non mi fa gridare al miracolo. Cioè quello che hai detto tu. il che ci rende, automaticamente 'sterilmente invidiosi' e incapaci di gioire dei successi altrui.
anonimA

Anonimo ha detto...

@ anonimo ... la fortuna di avere il coraggio di riconoscere la propria bravura e' l'equivalente del coraggio di essere felici. Concetto semplice ma per niente ingenuo perche' molto, molto, difficile da applicare.... mi fa sorridere che tu ci veda un atto di ruffianeria. cmq felice di deliziarti perche' da quello che scrivi si deduce che ne devi aver mandati giu' di rospi! :-)

Anonimo ha detto...

@AnonimA:

No, non abbiamo portato noi l'idea di RC. Meglio, così tieni il cappello da parte ché sta arrivando il freddo ;)

"Osare" è un atteggiamento di vita. Difficile riassumertelo qua, ma chi mi conosce e ha lavorato con me sa di cosa parlo.
Credo che un po' di coraggio, alla fine, paghi.
A me ha sempre portato... culo ;)

Insomma, per farla corta, il culo un po' si costruisce pure.
Sono stato chiamato su RC perché avevo scritto RIS.
RIS è venuto fuori così perché noi autori abbiamo puntato i piedi su parecchie cose.
Ecco, RIS mi serve anche per darvi un altro esempio pratico di giusto rapporto scrittura/regia. In RIS 1, 2 e 3 ognuno ha rispettato il ruolo dell'altro e questo è successo anche nel rapporto con gli attori.
Poi, lavorando alla Tao, inutile dirvi che siamo entrati in sala di montaggio come era già accaduto in Distretto.
Ma Alexis non è mai stato contrario alla nostra presenza in sala di montaggio. Anzi, gli faceva comodo avere un "writers' cut" su cui lavorare.
Credo che questo abbia prodotto diversi effetti positivi.
Il primo dei quali è che ho fatto il mio lavoro in modo un po' più rilassato e un pelino più soddisfatto. Ed è già tanto!

p.s. se ti rivelerai, abbandonando l'anonimato, ti racconterò dove e come abbiamo "osato" mentre lavoravamo su RC.

Anonimo ha detto...

"Fino a che uno non si impegna completamente,
c’è esitazione, la possibilità di tornare indietro,
e sempre inefficacia.
Rispetto ad ogni atto di iniziativa e creazione,
c’è solo una verità elementare,
l' ignoranza della quale
uccide innumerevoli idee e infiniti piani:
nel momento in cui uno si compromette definitivamente,
anche la provvidenza si muove.
Ogni sorta di cose accade per aiutarlo,
cose che altrimenti non sarebbero mai accadute.
Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione,
facendo sorgere a nostro favore
ogni tipo di incidenti imprevedibili,
incontri e assistenza materiale,
che nessuno avrebbe sognato
potessero venire in questo modo.
Tutto quello che puoi fare,
o sognare di poter fare
incomincialo.
Il coraggio ha in sé genio, potere e magia.
Incomincialo adesso.

W.J.Goethe

Wolfgang era così maledettamente New Age! Scusate: non ho resisitito ad assicurarmi il centesimo post...

candido ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

@tchavolo
adorooooo... e che new age sia!

Anonimo ha detto...

Leonardo: davvero apprezzo molto la tua pazienza e la disponibilità a metterti in gioco fornendo credenziali che potresti benissimo evitarti mandandomi a remengo.

Non so come siamo arrivati fin qua partendo da un inciso sulla corresponsabilità del regista, ma vorrei congedarmi dalla polemica scusandomi con te e con gli altri: mi spiace di aver dato l’idea di voler sminuire i tuoi meriti. Sicuramente - e in questo abbiamo anche il conforto di Goethe, - la fortuna (che comunque non è una colpa, anzi) va incontro a chi vale , e a chi mostra coraggio. Se mi sono spinta a scassarti i maroni forse è solo perchè non sono sicura che la sfiga sia altrettanto lungimirante .
Quando qualcuno dice: io sto quassù ( e 'quassù' puo’ essere tutto: WP, la business class, una relazione felice, o una salute di ferro) perchè me lo merito, senza aggiungere insciallà, come fanno quegli ‘incivili’ dei musulmani , purtroppo mi viene il sospetto che, per conseguenza logica, egli pensi che gli altri stanno laggiù perché non mangiano sano, non scopano bene, non mandano i fiori agli anniversari o non ‘osano’. E’ una convinzione errata, ovviamente, la vita è ingiusta. E lo è in particolare con chi merita. (Anche se capisco che puo’ essere un esorcismo rassicurante figurarsela giusta e saggia quando le cose ci vanno bene. O almeno io , quando mi andava bene, facevo così;-)

E dunque per rispondere a Trallallà, mentre trovo meschino quanto e più di lui invidiare la bravura e il talento, mi pare umano e non troppo biasimevole ( per quanto lo ammetto puo’ essere inopportuno e irritante e mi scuso di nuovo) invidiare i casi della vita che, uniti alle doti, portano qualcuno a essere la persona giusta nel momento giusto, al posto giusto.
Oscar Wilde dice che mentre molti possono condividere un dolore con un AMICO ci vuole un spirito veramente grande per gioire davvero di un suo successo. I semplici colleghi non erano manco contemplati. Ergo, Trallalallà, mi inchino: tu sei uno spirito grandissimo.

Anonimo ha detto...

A parziale risarcimento della citazione precedente:

"E così, Creso, tutto per l'uomo è provvisorio. Vedo bene che tu sei ricchissimo e re di molte genti, ma quanto tu sia stato felice non posso stabilirlo prima di aver saputo se avrai concluso felicemente la tua vita..."

Erodoto di Alicarnasso, cantante di Death Metal.

Anonimo ha detto...

@AnonimA:
credo che dai dissidi, anche se futili come questo, possa nascere una nuova unità.
Io ho risposto in modo saccente ma questo ha permesso di tirare fuori un po' di cosucce che covano in seno alla nostra categoria.
Provocare, spesso, serve.
Comunque, alla fine, il senso di tutta questa discussione si può riassumere così:
la fortuna si crea, sì, ma un contesto produttivo diverso aiuterebbe tutti a costruirsi meglio la propria.
Lavoriamo insieme per questo obiettivo, vi prego.

@tchavolo: non so chi tu sia, ma sono il tuo fan n.1

Anonimo ha detto...

...e io mi propongo come segretaria del fan club

candido ha detto...

Continuo a non capire!
Il "culo" in questo mestiere ha sempre avuto un ruolo importante, se non altro nell'accelerazione della carriera, (chi è bravo prima o poi viene premiato anche se non ce l'ha). Ma il "coraggio"? Coraggio di che? Di rifiutare il dialogo di una soap in attesa che ti offrano una miniserie? Beh, se non hai figli e un mutuo da pagare puoi anche giocare al principe Valiant, altrimenti il tuo coraggio lo paga chi non c'entra niente.
"OSARE"! Ma che vuol dire? Come ce lo azzecchi questo verbo con RC, che è quanto di più scontato, prevedibile, privo d originalità, sia nella scrittura che nella regia? Forse osare per te è far dire a una prostituta dopo un rapporto animalesco che "L'AMORE SI FA IN DUE !"
Leonardo, fatti due chiacchiere con qualche prostituta ogni tanto.

RC è un prodotto discreto, ma niente di più…

@ tchavolo
come diceva Goethe; "nel paese dei ciechi anche un guercio è re"
-*
(non l'ha detto lui? Può darsi, ma se intervenisse in questo blog la direbbe)

Anonimo ha detto...

@ Candido.
OSARE ad esempio significa dire no a Valsecchi perché oltre a pretende di firmare (sempre e comunque) l'idea originale, fa mettere nel contratto di tutti gli sceneggiatori che avrà il diritto a firmare una percentuale del 25% sui bollettini Siae!
E questo dire NO, per chi fa fiction, pesa anche se non hai famiglia, perché come ben sai... la TAO DUE è la la realtà di fiction più interessante che abbiamo in Italia. e questo bisogna ammetterlo, grazie a Pietro Valsecchi... ma se io ho una bella casa non pretendo di firmare il progetto dell'architetto... anche se l'ho impostata insieme a lui! E ancor peggio... non pretendo parte della sua parcella.

Anonimo ha detto...

@candido:
ti aggiungo anche che lo dice uno che questo coraggio non ce l'ha! E per questo spera che diventeremo presto categoria, forte e sindacale.
La forza di un sindacato è proprio quella di proteggere e affermare i nostri diritti... anche quando non siamo forti abbastanza.

SACT ha detto...

Come abbiamo già detto più volte, esprimere pareri critici nei confronti dei colleghi non è il modo più saggio di usare l'anonimato.
Continuiamo a pensare che per favorire la partecipazione al dibattito l'anonimato debba essere salvaguardato. Vi preghiamo, ancora una volta, di usarlo in modo intelligente.

Anonimo ha detto...

sact. per favore. se il tuo post tradotto significa che si puo'usare l'anonimato solo per lodare e incensare...tanto varrebbe farlo con il proprio nome. l'importante è che l'incognito non sia uno scudo per trascendere dalla critica (che puo' essere ostruttiva, ce lo siamo dimenticato?) all'attacco stupido e gratuito .fermo restando che comunque se si critica qualcuno sarebbe più virile firmare, non ci piove, non mi spingerei a dire che pareri del tipo : mi 'pare un prodotto onesto', possano rientrare nella definizione di 'uso non intelligente' della critica.

Anonimo ha detto...

trallallero: il no a Valsecchi m'è piaciuto tanto tanto, bravo.
Il no ha sempre una forza straordinaria. finalmente un fatto e non un'impressione suggestiva. su questo ti do' ampio titolo di sentirti superiorissimo :-)

anonimA

candido ha detto...

@ SACT

Obbedisco! (però il modo in cui Leonardo se la tira è un po' irritante!)

@ trallallero

Non so se un sindacato potrà difenderti oppure no, ma comunque i soprusi ci saranno sempre. Oggi protesti perché Valsecchi firma tuti i soggetti, domani protesterai perché chiamano un altro al posto tuo, o perché lo hanno pagato di più.
L'unico modo per difenderti e fare bene il tuo mestiere.

Anonimo ha detto...

sact. per favore. se il tuo post tradotto significa che si puo'usare l'anonimato solo per lodare e incensare...tanto varrebbe farlo con il proprio nome. l'importante è che l'incognito non sia uno scudo per trascendere dalla critica (che puo' essere ostruttiva, ce lo siamo dimenticato?) all'attacco stupido e gratuito .fermo restando che comunque se si critica qualcuno sarebbe più virile firmare, non ci piove, non mi spingerei a dire che pareri del tipo : mi 'pare un prodotto onesto', possano rientrare nella definizione di 'uso non intelligente' della critica.

Anonimo ha detto...

candido. mi spiace ma toppi. che si scelga un altro invece di te puo' farti rodere ma non è un SOPRUSO
se valsecchi si limitasse a prendere una percentuale sul soggetto di serie io ci starei pure, perhè in effetti se ne prende carico con nerbo e i mette del suo. e non si puo' negare ch ete lo traghetta in acqua insidiose riusendo ad imporlo dove altri fallirebbero. (in fondo fa quelo che dovrebbe fare un agente. che non glielo diamo il dieci per cento, forse? )ma sulle sceneggiature e soggetti di puntata, no,mi spiace. è una forma di estorsione con nessun appigliao logio per quanto stiracchiato. in un paese serio gli agenti dovrebbero rispedirgli in automatico tutti i contratti on quella clusola,tutti.

SACT ha detto...

Il senso del nostro reiterato appello è che questo non nasce come un blog di critica televisiva. Potete rendervene conto guardando i post e il loro contenuto.
L'anonimato è stato scelto per far emergere le problematiche della nostra categoria. Problematiche che a volte restano sottaciute perché si ha paura delle ritorsioni.
E' un po' triste vedere come i problemi di alcuni colleghi si fermino alla esternazione di pareri sul lavoro degli altri. Tutto qui.
Ognuno è libero di pensarla come vuole.

Anonimo ha detto...

Ringrazio tutti per la stima immeritata. Rimango il giovane modesto di sempre anche se sto scrivendo una lettera in cui chiedo formalmente ai 100autori e alla Sact di sciogliersi e confluire nel Tchavolo Fan Club...

candido ha detto...

@ SACT

Ossia dobbiamo criticare solo i committenti e non fare autocritica?
Così credo che non si vada molto lontano.

Se la qualità del 90 % della fiction che va in onda fa pena è anche colpa nostra e delle scuolette che sfornano sceneggiatori che, imparata a memoria la terminologia inglese, sono già convinti di saper sceneggiare. Chiediamo che vengano rispettati i nostri diritti, ma miglioriamoci!

RC era una grossa occasione data la libertà che hanno avuto gli autori, poteva diventare davvero una fiction di riferimento, ma ha fallito l'obiettivo. Ne è uscito un prodotto modesto, non è stato osato un bel niente: lo spessore dei personaggi inesistenti, uno la fotocopia dell'altro, cliché da anni 70 ( a quel tempo sì che erano innovativi) la trama scontata, i dialoghi di maniera, emozioni zero.
E mi infastidisce sentire uno che ha appena cominciato (con questo risultato poi) sbrodolarsi addosso dicendo " sono bravo, coraggioso e voi rosicate"

Se poi non volete più che scriva sul blog non avete che da dirmelo.

(In quanto a usare l'anonimato e un modo per non scatenare polemiche quando vi incontro cari colleghi)

Anonimo ha detto...

@candido:

Non capisco cosa ti brucia di più, che ho scritto Romanzo Criminale o che non ho i capelli bianchi?

Dall'ultimo intervento deduco più la seconda cosa.
E allora ricorda, il talento non ha età.

Il coraggio, invece, di solito ha un nome e cognome e il fatto che non ti firmi si commenta da solo.

Me la tiro? Davvero non sai riconoscere una provocazione?
Allora è proprio vero: nel paese dei ciechi anche un guercio è re.
Tu, infatti, sei cieco ed io guercio ma (me lo riconosci tu) re.

Detto questo replica, strepita, roditi quanto ti pare, o ti firmi o non stiamo discutendo alla pari.

Anonimo ha detto...

A Candido,
ma nun c'hai proprio niente da fa'??
nun te paga nessuno pe' lavora?
Si nun te schifi te posso pagà io pe' qualche lavoretto...
Il Libanese

Anonimo ha detto...

sact: ok, ci posso stare.non è un blog di critica televisiva. però tra le problematiche interne alla nostra categoria c'è una scarsa coesione , dovuta al fatto che alcuni si sentono migliori di altri. certo magari nascondono la cosa dietro "abbiamo altre esigenze" ma come si puo' notare sull'altro topic,questo atteggiamento ha già provocato una grave scissione, facendo confluire nomi autorevoli in un'altra associazione spuria .
Quindi puo' darsi che come ha detto Leonardo, il fatto di 'mordicchiarsi' qui (azzannarsi no, mai è letale) faccia emergere cose che non è facile dirsi di persona, ma che non per questo non sono meno vere, e che potrebbero portare a scambiarsi delle idee.Io per esempio ho provato più volte a farmi spiegare da un volenteroso qualunque perchè dovrei considerare infondato il pericolo che dare più potere a un head (cosa che comunque ap APPROVO e SOSTENGO sia chiaro) non significhi finire per creare dei clan in cui lavorano soltanto gli amici, e mai e poi mai i nemici o i dissenzienti. E questo IN UN MERCATO COSI RISTRETTO è davvero un problema 'interno alla categoria', un problema che non andrebbe liquidato con un sospiro e un'alzata di spalle. Già succede, in qualche misura, e sinceramente mi pare abbastanza comprensibile che vada a finire così perchè chiunque che ne abbia il potere lavora con chi si trova bene.Woody Allen non fa tre film con la Johansson perchè è la più brava, ma perchè è la più simpatica,l'ha detto lui.
se a hollywood fossero quattro gatti come noi, invece di una fiorente industria, e io fossi un'attrice scartata da Woody per questo motivo, mi farebbe comodo un blog anonimo per sfogarmi un po' e sollevare la questione...(che poi non saprei davvero come risolvere, sinceramente, ma magari qualcun altro sì) .

Anonimo ha detto...

Leonardo: sei una persona intelligente e brillante. Io non so se la tiri o no, ma non è questo il punto.ne avresti il diritto, te lo danno la tua età e la tua condizione, per cui chissenefrega.
però devi capire che tutto ha un prezzo , e penso di non sbagliare se ti dico (qualche filo bianco ce l'ho anche io ) che tu ( e barbara ) in virtù della sfida intrapresa siete sotto i riflettori perchè siete stati i primi.io penso che oggi tu sia il golden boy della categoria e chetu e Barbara siate stati accompagnati in quest avventura da un tifo e da un affetto senza precedenti.lo volevamo tutti, lo speravamo tutti che qualcuno "gliela facesse vedere" e sicuramente in parte è stato così.ma non puoi pensare che una tale mole di aspettative non comporti un effetto rebound di qualche tipo, magari inquinato da invidie.su questo però mi premetto l'ulteriore digressione: chi ha detto che non si puo' invidiare chi si ama? cosa prova una madre 45enne quando vede uscire sua figlia di sedici con un ragazzo per la prima volta? quando la vede fiorire?
Vuol dire forse che non la ama? un'invidia di questo tipo è struggente, e piena di rimpianti o magari solo tenerezza per se stessi, per cio' che non sarai più .Se la mamma dice "i capelli non ti stanno bene" vuole ferire,o solo ...esserci? Non prendertela, davvero, cogli le cose nella giusta prospettiva. che quella di un momento aureo che non va avvelenato ma nemmeno considerato eterno. io per esempio non vedo l'ora di confrontarmi con te e quando non sarai più drogato.

provocazione. ;-)

tu ora lo sei, e della sostanza più potente che ci sia in natura. l'adrenalina. Dio, quanta ne vorrei un po'anch'io...

Anonimo ha detto...

@candido
a parte le polemiche pro o contro Leonardo/RC, che ha questo punto cominciano seriamente ad annoiarmi... mi domando come puoi sostenere che basta fare bene il proprio lavoro per disinnescare i soprusi!? Veramente quello che dici è di un'ingenuità o di una paraculaggine senza precedenti! Tradotto significa che se io fossi il numero uno... dare parte dei miei guadagni al Valsecchi della situazione sarebbe più indolore? Oppure che potrei scegliere di lavorare con altri produttori e quindi lasciare che alle mezze calzette venga succhiato il sangue perché se lo meritano? Spiegami meglio.

Anonimo ha detto...

scusate ho messo una H di troppo... ma che ce volete fa' ... sono tutto un sospiro.

Anonimo ha detto...

trallallà .se ti annoiano (concordo e faccio mea culpa ) non innescarne un'altra. candido è fatto così, non ama omologarsi e a volta gli scappa il colpo mentre pulisce la tastiera. a mente fredda mi auguro che non sosterebbe nemmeno lui che valsecchi e il suo 25% non sono una vergogna da debellare al più presto.

candido ha detto...

@ Trallalero…

SVEGLIA!!!
Intendevo dire che se fai bene il tuo lavoro puoi infischiartene di Valsecchi. Qualcun'altro ti chiamerà O Valsecchi è l'unico produttore sulla piazza?

E smettetela di incensarlo! I suoi prodotti sono modesti (tranne il capo dei capi)

Anonimo ha detto...

concordo con Anonimo e mi defilo, Candido ci fa o c'è a seconda dei casi!

Anonimo ha detto...

Sta succedendo qualcosa a questo blog. La mia impressione è che ci siano degli spettatori, magari appassionati, ma sempre e solo spettatori. In fondo abbiamo parlato abbastanza su altri post perché qualcuno possa essersi impadronito di un gergo. Si vede che non ne capiscono abbastanza, soprattutto quando si allude ad avvenimenti che conoscono solo gli addetti ai lavori. Non è che potreste andare a giocare altrove? La rete è tanto grande...

Anonimo ha detto...

sinceramente non ho quest'impressione. se qualcuno è venuto qua da spettatore l'ha fatto in modo marginale, tipo quello che ha dato del pelato egoista a Berlusconi sei volte. che poi abbia ragione, è un aaltro discorso.

candido ha detto...

@in trincea
hai un intuito impressionante

@trallalero
Se ti chiama Valsecchi per una qualsiasi puntata, conoscendo le sue pretese, gli dirai di sì o di no?
Domanda difficile, ok ti aiuto io.
Gli dirai di sì scrivendo subito dopo sul blog quanto è stronzo e che bisogna ribellarsi etc… etc… E avrai dato il tuo piccolo contributo al perpetuarsi di una truffa.
Non verrà mai nessuno a fermare Valsecchi, ne un sindacato, ne i 100 autori, nemmeno il Padreterno glielo può impedire. Uno solo lo può fare: TU !
DICENDOGLI DI NO!

Se non capite questo le vostre proteste sono solo un balbettio patetico

@ Re Leonardo…
sei ormai un caso disperato

Anonimo ha detto...

Ma sbaglio o trallallero aveva già scritto di aver rifiutato un lavoro da Valsecchi? me lo sono sognato? comunque poco importa io non credo che in questi tempi grami un no isolato serva a qualcosa: nuoce solo a chi lo ha detto, perchè dietro di lui ce ne sono altri cento in fila. Insisto , si convochi in SACT una delegazione di agenti, porco demonio. è ora che si guadagnino quello che prendono.O almeno che vangano a dirci in faccia perchè è così difficile fare un fronte unito per respingere delle richieste così inique.

Anonimo ha detto...

Parole sante Anonimo

Anonimo ha detto...

Posso dire che del mio commento non avete capito una cippa? Quando parlavo di Fellini (e di Tonino Guerra, come mai tra tutti questi sceneggiatori nessuno ha notato che lo citavo?) intendevo sottolineare che in Europa - anglosassoni inclusi - l'autore è sempre stato il regista. E da qui siamo partiti. Vi chiedo: voi sapete chi scriveva gli sceneggiati di A.G.Majano? E chi ha scritto il Ligabue di Salvatore Nocita? Lo sapete? aspetto risposte, guardate pure su Internet, se vi pare. Vi stupirà come un AUTORE (tutte maiuscole) sia stato scavalcato dal regista (mediocre) che ha fatto la "fiction", anche se allora non si chiamava così. Inutile rivendicare un ruolo che non abbiamo mai avuto per grazia divina. Combattiamo, magari dopo avere messo da parte invidie personali, giustificate o meno (a me sinceramente me ne frega quanto della finale del Grande Fratello, mi mettono un po' tristezza, questo si)
Dopo il lungo prologo, inutile come sempre, vengo al dunque. Nell'ordine:
1. a parte pochi privilegiati (che non conosco, che battano un colpo se ci sono) le serie in italia non le propone l'autore(=sceneggiatore) ma le impone la rete/produttore. Spesso sono adattamenti di serie straniere. Chi avrebbe la faccia tosta di dichiarare propria una serie che di si tal fatta? E, provocazione, siamo disposti a dire "no" ogni volta che ce ne propongono una? Facciamo valere la nostra autorialità rifiutandoci di copiare legalmente delle idee, spesso banali, di altri autori e vediamo se le nostre idee (geniali) verranno accolte.
2. il regista delle suddette serie spesso è un'unica persona e quindi nessuno mi toglierà dalla testa che è autore tanto quanto me che la invento e la scrivo (e guardate che può capitare anche che un regista migliri quello che abbiamo scritto, magari con delle idee che a noi non sono venute, anche di dialogo, o di situazione).
3. Il "created by" è fondamentale. Sono anche abbastanza convinto che alcuni head siano pronti a fare il salto ora, e non fra dieci anni, ma - mi chiedo - ci sono produttori sinceramente disposti a remunerare un anno e dispari di lavoro? Perché è su questo che si determina il valore di quella dicitura. Se mi faccio il culo quadro per produrre la mia serie allo stesso prezzo per cui mi avrebbero pagato Bibbia ed editing ho solo tolto le castagne dal fuoco chi mi paga. e da un certo punto di vista non ho ottenuto altro, nemmeno che la serie venga sicuramente meglio perché - oso bestemmiare nel tempio - ci sono head reazionari, più relaisti del re, che per paura di sbagliare non ci provano nemmeno (o vogliamo atribuire tutte le colpe della qualità scarsa dei nostri prodotti fiction sempre ad altri?)

Detto ciò, quello che io auspicherei - e per cui combatterei - sarebbe un lavoro in comune con i registi sui copioni. Perché la cosa veramente devastante è vedersi sfasciare un lavoro fatto in mesi in poche ore. Su questo c'è da battersi, oh si. Ma non, per favore, contro i registi, ma in accordo con i registi, che possono anche venirmi a dire: guarda che 'sta cosa non funziona, e magari accorgersene perché sono freschi. Insomma, l'audiovisivo non è arte (cinema compreso) perché è fondato sul lavoro di molti e l'Arte sul genio del singolo (spiacente ma è così) quindi è necessario che le teste che collaborano si uniscano.
I have a dream, che un giorno tutti gli autori (registi, sceneggiatori e montatori) incrocino le braccia uniti per ottenere qualcosa dai veri antagonisti, cioé produttori e/o reti. Poi, ma solo DOPO avere raggiunto il "minimo sindacale", ci si comincia a scannare tra di noi per decidere di chi sia la serie, quanto gradi fare i titoli e pippe del genere.
Tutti insieme potremmo fare paura, disuniti andiamo incontro alla sconfitta sicura. Perché i primi a credere che gli interventi sul copione da parte di un regista (o di un attore o di un macchinista) fatti a dieci minuti dal ciak comunque vadano bene (o non facciano danni, o siamo più economici...) sono reti e produttori.

au revoir
vinicio

Anonimo ha detto...

@vinicio:
scusa ma cosa dovrebbero chiedere registi e sceneggiatori uniti?
Sono per i grandi sogni ma che abbiano un risvolto pratico.
Stiamo parlando di soldi?
I soldi sono importanti, fondamentali, perché non si fa un lavoro per la gloria e basta.
E il nostro è un lavoro, tant'è vero che una parte dei nostri contratti è "prestazione d'opera".
Il problema è che i famosi minimi non ce li daranno mai se prima non riqualifichiamo la nostra posizione nel sistema produttivo.
Perché fino a quando saremo carne da macello verremo trattati come tale.
E' la prospettiva che va ribaltata. E va fatto prima delle condizioni economiche.
Siamo soddisfatti della fiction che scriviamo? Di media, credo, poco. Il problema è che la scrittura deve diventare centrale.
Questo non vuol dire che non sentiremo più il parere di altri ma che la parola finale sulla costruzione del racconto, i dialoghi e lo sviluppo dei personaggi sia riconosciuta agli sceneggiatori.

Questo non esclude:

A) che la rete mi possa dire che alcune cose non rientrano nella sua linea editoriale. Ma immagino che si debba trattare di questioni macro e non micro, come accade invece a molti colleghi oggi. Sulle questioni micro, deve poter scegliere lo sceneggiatore. Su quelle macro si ascolta il network.

B) che il regista mi possa fare delle osservazioni. Anche qui la decisione finale deve spettare però allo scrittore.

Ma è proprio questa "decisione" che determina il ruolo.
Non credo che la rete indichi al regista dove piazzare la macchina da presa. Magari può intervenire sul cast, che è una questione "macro".
Quindi c'è proprio una differenza di partenza. Siamo su due livelli diversi, noi e i registi. Se loro sono al grado 1, noi siamo sotto lo zero.
Ecco, credo che questa riaffermazione della nostra posizione vada promossa da noi scrittori e basta.
Se poi i registi sono così intelligenti da capire che ridando centralità alla scrittura, gireranno cose migliori, potranno unirsi condividendo le richieste che faremo. Ma è un'adesione successiva ed eventuale.
Non riesco a credere che siamo una categoria che ha bisogno a tutti i costi di unirsi ad un'altra per puntare i piedi e chiedere qualcosa.

E poi un'ultima cosa sul "created by". Oggi in Italia sono in pochi a proporre progetti, è vero. Ma il "created by" americano non si basa solo su: ti propongo una cosa quindi è mia.
Funziona su un altro concetto: scrivo il pilota e quindi sono il "creator". Questa differenza non è di poco conto.
Negli States se l'idea me la suggerisce un produttore o un producer di rete e poi la scrivo io, il creatore sono sempre io.
Vuoi un esempio illustre? Vatti a leggere com'è nato "House". Trovi la storia su un numero di Creative Screenwriting di un anno fa.
Vedrai che l'idea di fare dei gialli medici non è del suo creatore, David Shore. Shore fu chiamato a sviluppare la serie partendo da questa idea molto vaga (come quelle che ci propongono spesso i nostri produttori), scrisse il pilota e divenne il suo "creator".
Un altro esempio illustre? Leggiti com'è nato "Lost". Non è un'idea di J.J. Abrams. C'era un progetto su dei sopravvissuti su un'isola che non convinceva il network. Abrams e Lindelof proposero il loro "pilot" e divennero "creator" della serie. Fai ben attenzione che in questo caso, visto che rimaneggiarono uno script già esistente, "creator" risulta essere anche Jeffrey Lieber. E questo nonostante Abrams e Lindelof stravolsero il materiale di partenza.
Capito cosa vuol dire centralità della scrittura?
Poi se vogliamo mantenere lo status quo, facciamolo pure. Ma allora chiudiamo SACT, 100autori, blog e quant'altro. Stiamo zitti e mettiamoci solo al lavoro.
Ché alla fine forse, questo sistema un po' ce lo meritiamo pure...

Con affetto e tanta stima (veri e lo sai!),
Leonardo

Anonimo ha detto...

vinicio, mi sei sempre piaciuto,(quasi,-) vieppiù per il fatto che ti firmi e che hai vedute impopolari e non te ne frega niente . Io ci ho riflettuto molto sopra perchè sull'autorialità del regista ho le tue stesse idee.concordo in pieno. Ma da un punto di vista pratico io penso che non si puo' aspettare che la "cultura" cambi.
c'è malcontento e ci sono troppi abusi di un principio che se è giusto in teoria, nella pratica è quasi sempre fonte di peggioramento. Bisogna avere un qualche potere per costringere qualcuno a parlamentare con te. a tutti piacerebbe un contatto diretto con un regista che ha considerazione di noi e concerta il risultato, ma siccome non succede spontanemante, dobbiamo dare uno strappo.
e comunque NON puo' succedere:
tu lo sai meglio di me :" i consulenti" chi li ascolta mai? solo quando ti vengono incontro, se no te ne freghi. e cosa ne sarebbe stato dei tempi industriali se l'editor avesse davvero dovuto 'concertare' ogni battuta con lo sceneggiatore che lo editava? so che fai fatica a digerirlo, ma è così. il potere crudele di alcune figure su altre è quello della decisione in tempi rapidi. Prendiamocene una parte, perchè con le buone non ci cagherà mai nessuno.
aninimA

Anonimo ha detto...

p.s . l'altro post ,quello sui 100 autori è più adatto per questa discussione sui registi...

Anonimo ha detto...

Viiiiiiiinnni...ma com'è che sei così ferrato su Nocita;-)???

Katy Morosky ha detto...

@Vinicio:
piccola precisazione: chi firma la sceneggiatura di (quasi) tutti i lavori di Anton Giulio Majano? E' semplice: Anton Giulio Majano. :-)Io me lo ricordo bene. AGM è "nato" scrittore, e per evitare che i registi gli rompessero le scatole - togliendogli profondità e musicalità - ha tagliato la testa al toro ed è passato dietro alla macchina da presa. Ovviamente, che fosse per "preservarsi", per salvaguardarsi, è solo una mia ipotesi, ma...All'epoca non c'era né la Sact..E nemmeno i 100Autori a vigilare sulle nefandezze del "sistema"...;-)

Nina

PS: ah, e in quegli anni non erano ancora stati "inventati" gli editor...:-)

Anonimo ha detto...

@Leonardo:

è bello sapere che qualcun altro legge Creative Screenwritng...

Però, sui casi House e Lost non sono molto d'accordo con quello che dici.

C'è una differenza tra idee proposte e sviluppo di quelle idee;
c'è differenza anche tra idee e concept.

Prendiamo House.
Il produttore avrà pure detto, mi piacerebbe fare gialli medici.
Ok.
Ma il produttore avrà suggerito anche la caratterizzazione di House, la tipologia dei casi, i temi, la forma narrativa, addirittura il genere (che - come il concept di House - davvero ha poco a che fare con il giallo)?

Shore ha creato evidentemente tutto questo, sulla base di un obbiettivo, più che di uno spunto, del produttore.

Prendiamo Lost.
Anche qui, ma davvero possiamo dire che Lost, per quanto sopravvalutato, sia la storia di naufraghi su un isola?
No perché se fosse così allora Abrams dovrebbe pagare i diritti ai Vanzina per "Selvaggi".

La situazione di naufraghi su un isola - lo sai meglio di me, per tanti motivi - poteva essere la pentola in cui versare dodicimila concept e creazioni diverse.

L'idea e la volontà di farne una serie sul perdere/perdersi, di scegliere un linguaggio che alterni sistematicamente e come elemento fondante il tempo - e i suoi usi - è la cifra identitaria di Lost.
E questo non credo possa essere stato suggerito dal produttore.


Per il resto,
sono contento che Vinicio abbia ribadito la natura del suo intervento che è stato davvero fonte di fraintendimenti e incomprensioni.

Così come la replica di Leonardo mi convince ancora di più che si stia parlando di modalità diverse per una "piattaforma politica" che mi sembra davvero assai più ricca di punti in comune che di differenze.

Anonimo5

Anonimo ha detto...

@Anonimo5:
Infatti io vorrei cambiare il sistema, aumentando la centralità della scrittura ed eliminando le ingerenze.
Non volevo dire che in Italia c'è Abrams e non gli viene riconosciuto ;)
O meglio, magari c'è ma non lo sappiamo...
Volevo "allargare" il discorso del created by e far capire che anche se i committenti dovessero indirizzarci (non dettarci, ovvio) il prodotto non diventerebbe automaticamente il loro.
Volevo dire che cambiare il sistema vuol dire semplicemente (ma brutalmente) avere l'ultima parola proprio sugli elementi che indichi tu (personaggi, tono, ecc.)
E che il "created by" non vuol dire solo: scrivo un pilot ideato tutto da me.

A questo punto vorrei aprire una parentesi. Esistono produttori e produttori, editor ed editor, registi e registi, sceneggiatori e sceneggiatori.
Cioè c'è chi detta e chi no, chi ti impone le cose e chi no, chi se le fa imporre e chi combatte un po'.
Quindi esistono serie che sono un po' più degli sceneggiatori e serie che sono un po' dei produttori o degli editor o dei registi ecc.
Il problema è che qui, ogni volta, tutto è rimesso alla coscienza e alla correttezza dei committenti e/o al carattere del professionista.
Ecco, vorrei eliminare il più possibile questa dose di incertezza. Vorrei che tutti avessimo le stesse possibilità.

Sul modo in cui portare avanti questa battaglia ho già detto la mia.
Vedo che non hai replicato sulla parte che riguarda le differenze che intercorrono tra noi sceneggiatori e i registi.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi.

Anonimo ha detto...

Registi e sceneggiatori uniti - ma ormai ho capito che è utopico, ché ognuno guarda la pagliuzza nel proprio occhio e non percepisce la trave, comune, nel culo - dovrebbero chiedere che i loro livelli zero e meno uno diventino cinque, dieci... stiamo parlando di orpelli (la battuta, la scena) quando ci devastano ciò che più importante abbiamo: coscienza e professionalità. Sono il primo a sostenere la centralità della scrittura, ci sono post in cui l'ho chiarito bene, ma...
quello che noi vendiamo firmando i contratti è il controllo su quello che scriviamo. Lo vendiamo noi, non ce lo ordina il medico. a quel punto produttori, editor, registi e mia zia possono fare di quello che abbiamo venduto quello che vogliono. Se io mi compro un Monet e poi appena a casa lo uso per accendere il camino sono altamente cazzi miei, ho distrutto un opera, fatto uno scempio che reclama vendetta ma, insisto, era roba MIA!
Ecco, noi vendiamo ogni volta che firmiamo un contratto il nostro Monet. I registi vendono il loro. Chi ci paga fa, sulla base di un accordo tra le parti, quello che vuole. Questo è il punto che ci unisce. In Francia questo obbrobrio non è permesso, tanto per dire. E se lo fosse sono certo che, essendo un paese civile, TUTTI gli autori si unirebbero per difendere quello che è un loro diritto. Quindi, e insisto, dico: troviamo una base comune di rivendicazione, confrontiamoci per capire che il bene degli uni è il bene degli altri, lottiamo uniti e poi, vinta la guerra e spartito il bottino, sui SINGOLI possedimenti diamoci battaglia. A quel punto altro che "created by", a quel punto si che avremo fatto politica e rivoluzionato pensiero e costumi.
E comunque, sinceramente sono convinto che ci sono sceneggiatori che non meritano i registi che hanno, tanto quanto ci sono registi che non meritano i produttori che hanno etc etc (nel bene e nel male). Ci sono sceneggiatori che non sanno scrivere tanto quanto registi che non sanno girare e produttori che sono solo passacarte e che non hanno idea di cosa voglia dire produrre. Siamo disposti a fare un bell'esame di coscienza e a dirci che questa situazione di mercato - drogata e, anche, figlia di raccomandazioni amicizie e quant'altro - ha generato mostri? Siamo disposti ad ammettere che non è sempre per l'ingerenza di questo di quello che le sceneggiature fanno cagare? Oppure diamo per scontato che nella nostra categoria c'è la creme e che gli altri sono degli idioti?
Ora tocca ai registi, ma per anni ho sentito parlare male degli editor di rete. Me ne sono capitati di ottusi, ma più spesso ho lavorato con gente preparata, pronta a confrontarsi, carica di propste e idee che discusse venivano integrate perché avevano senso.
Mi è anche capitato di vedermi devastate sceneggiature (anche dai colleghi editor della serie) semplicemente perché facevano cagare. Succede, qualla volta che hai mal di pancia, gli occhiali sporchi o le crisi esistenziali: non puoi astenerti dal lavoro per fame, ma non rendi come sai e come potresti. In quei casi che fai? Ti appelli al tuo intoccable diritto di Autore o chini la testa e, se ti danno una seconda possibilità, cerchi di dimostrare che il precedente era un errore, una fatalità, la tragica eccezione che conferma la ragola che ti vuole geniale autore?

Chi mi conosce sa che ho difeso quello che ho scritto - solo con altri - con gli artigli, urlando, facendo la figura del presuntuoso (io, che sono lo sceneggiatore più insicuro del globo) dello stronzo antipatico arrogante e proprio per questo mi sento abbastanza forte da poter dire che il sano germe del dubbio, talvolta, consente una visione più oggettiva della realtà. E se mi metto nei panni dei registi che devono girare certe cagate (e non mi interessa chi le abbia originate) sono sicuro che sarei quanto loro pronto a sfidare lo sceneggiatore pur di dargli una parvenza di senso. Che poi ci riesca o meno, questo è un altro paio di maniche.

au revoir
vinicio

p.s. lo sceneggiatore di Ligabue è Cesare Zavattini, tanto per dire.

Anonimo ha detto...

Errata corrige

quell'inciso - solo con altri - è da leggersi - solo o con altri -

au re revoir
vinicio

Anonimo ha detto...

é un po' che seguo il blog, dalla prima e unica volta che ho fatto capolino alla riunione sact, ma è la prima volta che assecondo l'istinto di intervenire. Lo faccio in modo breve e sicuramente non esaustivo, senza nascondermi però dietro l'anonimato e solo per poter sottoscrivere fino all'ultima consonante quanto ha scritto Vinicio nel suo ultimo intervento. è la prima volta che mi capita di trovare una persona che pensa esattamente quello che penso io e che lo esprime in modo chiaro e preciso come io non sarei stato capace di fare. Io e Vinicio non ci conosciamo se non di nome, ma permettetemi di dire che se la nostra categoria avesse mediamente la sua autoironia, la sua obiettività e la sua disponibilità all'onestà intellettuale, avremmo già da tempo ottenuto grossi miglioramenti nella nostra condizione di sceneggiatori televisivi. Dopo questa vergognosa slinguazzata (tra l'altro: Vincio stai tranquillo, sono etero) me ne torno buono buono nel mio rassicurante cantuccio.
saluti a tutti
Fabrizio Cestaro

Anonimo ha detto...

@vinnie e @fabrizio:
??? Spiegatemi COSA dovremmo chiedere assieme ai registi perché non l'ho capito.
Concretezza non ideali, vi prego.
Sono disposto a cambiare idea.

@Vinnie:
magari mi sbaglio ma mi pare che in sostanza diciamo la stessa cosa. I nostri ragionamenti viaggiano su binari paralleli per buona parte del tragitto. Non riesco a capire perché quando andiamo a trarre le conclusioni finiamo su due posizione diverse...
Il "created by" non è altro che un modo per non gettare più i nostri Monet in pasto ai pescecani.
Non so perché lo vedi come una pagliuzza quando è il principio fondante su cui fare perno.

p.s. lo so che difendi le tue cose con le unghie e con i denti... è uno dei motivi per cui ti stimo molto

Anonimo ha detto...

è difficile non dargli ragione , all'orrido canton. la teoria è tutta giusta.siamo (quasi sempre)delle zappe terrificanti. ma lui stesso ha ammesso (e non esagerava,casomai minimizzava ) che è uno scassamarroni insostenibile, quando gli tocchi le cose. Fa benissimo, per carità, dovremmo essere tutti come lui , ma sul piano pratico il tavolo delle trattative funziona solo quando c'e' tempo.TEMPO. tv movie, miniserie, quattro puntate, forse .stop. per il resto anche io ho incontrato registi amabili he mi ascoltavano. solo poi facevano a modo loro. E continueranno a farlo, intendiamoci, anche se si ottiene questo benedetto created by , (che mi pare stia assumendo caratteri mitologici) perchè dietro la macchina ci stanno loro, e questo sì che è un potere reale.
però con la pagina protetta, avremo modo di chiedergli conto e ragione.non è poco.

Anonimo ha detto...

@ Vinicio…

dici cose giuste, ma lascia perdere i registi. Due zoppi a braccetto non fanno più strada. Anzi, ne fanno meno perché si intruppano a vicenda.

CANDIDO

SACT ha detto...

Vi chiediamo il permesso di spostare parte dei commenti relativi al rapporto con i registi e al "created by" nel post sui 100autori, qui è stato giudicato un po' off topic.
Se gli autori dei rispettivi commenti sono d'accordo possiamo farlo direttamente noi.

Grazie.

Anonimo ha detto...

@vinicio
la lotta della cessione diritti è il vero pain in the hass, sono d'accordo. Il problema è che sono i produttori stessi che vendono tutto alle reti... e che non avrebbero i contratti di attivazione se non lo facessero... Quindi in realtà la lotta dovremmo farla in alleanza con i produttori... e io auspico che gli autori, i registi e l'associazione produttori riescano a sedersi intorno ad un tavolo per decidere come tutelare ciò che è nostro... Tutto questo va bene e la sact, così come i 100 Autori, dovranno interrogarsi sulle strategie per ottenere che i diritti non siano interamente ceduti (e se non erro lo sta già facendo)
Il created by è un'altra faccenda, non smuove coscienze politiche ne tantomeno solleva grandi rivoluzioni economiche... Il writer producer sarà anche la pagliuzza nell'occhio (rispetto alla cessione dei diritti) ma è l'unico intervento di organizzazione del lavoro di scrittura seriale che ad oggi vedo possibile realizzare in tempi brevi... perché veramente dipende solo da noi e da quanto vogliamo proteggere ciò che scriviamo. Non stiamo chiedendo niente di assurdo... è davanti gli occhi di tutti che escludere l'autore della serie dalle fasi successive alla scrittura toglie identità al progetto. Ancora peggio è lasciare che lo scrittore le segua e non riconoscergli né credito, né compenso.
Tutto questo per dire che i problemi sono molti e ognuno di questi richiede diverse strategie... ma sono convinto che tutti i problemi (anche quando non sono i nostri specifici) richiedano la solidarietà e la compattezza di un'intera categoria: quella degli sceneggiatori nel caso della sact!
@ Fabrizio Cestaro, sono male informato o tu in questi giorni stai trattando proprio per il ruolo di produttore creativo sui tuoi progetti futuri? Se è così ti faccio i miei sinceri complimenti... e ti ricordo che nel tuo comodo cantuccio ci vorrebbero stare anche altri colleghi che, come te, hanno le carte in regola per farlo. Hasta la victoria, siempre!

Anonimo ha detto...

trallallà, ma che fai, mi sfrucugli Cestaro? Proprio tu che sei per la pace universale? per carità, ritira il 'comodo cantuccio' se no scateniamo un'altra filippica!

Anonimo ha detto...

Quando un ricco lancia una moneta ad un mendicante zoppo si chiama elemosina, quando un altro mendicante zoppo lo aiuta a rialzarsi si chiama solidarietà. Senza solidarietà non c'è coscienza di classe. Senza coscienza di classe non c'è rivoluzione.

Comunque, facendo i conti, il created by sta prendendo piede.
Prima Claudio con LNS, poi Cristiana con AM, ora Fabrizio (se le notizie riportate corrispondono al vero)... penso che anche Dante abbia il created by su Crimini Bianchi (e Distretto, anche se il soggetto originale non è suo) poco importa che sia formalizzato da un cartello (e siamo a quattro). E' una questione di peso nei rapporti con l'interlocutore, rete, produttore o regista che sia. Esperienza (che non necessariamente vuole dire età avanzata), scaltrezza, culo, talento, intelligenza, coraggio... la formula per ottenere l'agognato riconoscimento è materia da Harry Potter, ma a quanto pare nessuno nega per partito preso di concedere allo scrittore il privilegio e l'onere di mettere le palle sull'incudine.
E ora? Cominciamo a scannarci tra di noi perché "loro sì e io no anche se me lo merito tanto?".
La mia verità è che le rivoluzioni si fanno sui principi, il "created by" si ottiene con il merito, non come privilegio di categoria. Come ho detto prima, non tutti lo meritano. Tutti, indistintamente, meritano invece di vedersi riconpscere il DIRITTO ad essere pagati nei tempi stabiliti, al pagamento dei contributi per il periodo effettivamente lavorato, ad una contrattazione protetta da uno scudo di regole inderogabili...
Diritti che coinvolgono tutti, indistintamente, dal dialoghista della soap fino allo sceneggiatore strapagato (?) di filmTV. E perfino i registi.
Ecco, questo era quello che pensavo di conquistare insieme a chi come noi lavora sapendo che poi in moviola arriva lo stronzo di turno (e perché non potrebbe essere un head che non capisce niente di montaggio/scenografia/tempi comici?) e fa come gli pare, stravolgendo quell'inquadratura che è costata sangue, sudore e lacrime a tutta la troupe.
Spazi per una lotta in comune ce ne sono molti, assolutamente concreti, non aria fritta. E la lotta crea solidarietà. Con quel che segue.

au revoir
vinicio

Anonimo ha detto...

@sact
se spostate i commenti all'altro post mi fate un favore, che ogni volta devo saltar di qua e di là per vedere dove stanno le risposte. Ok la suspance, ma ho un'età delicata per le coronarie.

au revoir
vinicio

p.s. e comunque nessuno mi ha ancora spiegato perché dopo che mi sono registrato non riesco mai a rientrare con il mio nick. La password me la ricordo, ovviamente, sono rinco ma non a questo punto: è... è... cosa stavamo dicendo?

Anonimo ha detto...

Vinicio, mi scombussoli: il fatto che un head possa anche essere un cretino ...che c'entra? l'ultima parola la deve pur avere qualcuno e nessuno ti garantisce che sia un genio,ma perchè dobbiamo rinunciare a priori ad aspirare ad essere noi, quei cretini o quei geni?
Ma se pensi che il final cut ce lo dovrebbe avere sempre il regista, dillo, mica ti mangiamo.

però una sceneggiatura viene passata tante volte ai raggi x prima di arrivare sul set. dove poi ne fanno quello che vogliono senza nessun controllo. al di là di una questione di ego,riconoscerai che è stupido spendere tante energie nel licenziare qualcosa che accontenti tutti e poi lasciarla alla discrezione di uno solo.

sul fatto che il created by si conquisti coi meriti (ce ne sono altri oltre ad aver pensato la serie? e come si testerebbero? mi faccio fare un esame da una commissione?) che cosa ne fai discendere da questo? che qualcuno di noi dovrebbe guardarsi allo specchio , prima di firmare un contratto e dirsi: 'ok, sei obbiettivamente più scarso di cristiana leonardo e dante, datti una regolata e non pretendere troppo?'

a meno che per meriti uno non intenda "auditel" (e qui attento prima di rispondere, perchè ci cacciamo in un bel ginepraio)

qui si vuole affermare un principio che NON è entrare nell'orto di un regista, ma arginare il progressivo e sempre più tracotante sconfinamento di CHIUNQUE (regista compreso ) nel nostro. Non vedo come questo,laddove condiviso, ci dovrebbe impedire di lottare, eventualmente insieme, per le cose che elenchi. ma ti faccio notare che il primo regista a rispondere alle provocazioni di Giovanna, è stato Tambasco e non ha detto proprio quello che volevamo sentirci dire...

Anonimo ha detto...

per sact, nessun problema a spostare il mio pidocchioso intervento.
per Leonardo... che figata connettersi dopo Vinicio! ha già risposto a tutto. So che rischia di diventare imbarazzante questo mio adagiarmi sul predecessore, ma abbiate pazienza: è l'ultima volta. Sono abbastanza umile da riconoscere chi partecipa a queste attività meglio di me e lascio dunque a lui la parola... almeno fino a quando non troverò qualcosa su cui dissentire.
per trallallero, le notizie da te così gentilmente rese di dominio pubblico non sono ancora ufficiali e neanche tanto precise... ma sicuramente personali.
poco male
buon proseguimento a tutti
Fabrizio

Anonimo ha detto...

trallallà: te l'avevo detto che si storceva.
cestaro: siamo tutti contenti dell'identità di vedte tra te e vinni (molte delle quali condivise anhed amolti latri ) ma non mipare he lui abbia risposto a Leonardo. ha solo approfondito lmagistralmente le ragioni della sua visione. Teoricamente fondate, ma con le quali (facezie sui zoppi elemosinanti a parte) non si risponde alla domanda vera che è: quali vantaggi trae lo scrittore dalla collaborazione sindacale con un 'associazione mista autori -registi? (quali ne traggano i registi, non lo so , a parte fare numero)

e comunque Vinni, il padrone sarà pure uno solo, ma a Torino i colletti bianchi e gli operai, di fatto, marciarono separati.

Anonimo ha detto...

madò, quanti refusi,scusate.

SACT ha detto...

Da questo momento la discussione sul rapporto scrittori/registi e sul created by è spostato sul post sui 100autori.
Vi invitiamo pertanto a postare i vostri interventi sull'argomento in quella sede.
Grazie.

P.S. ciò non toglie che se volete ancora da discutere sull'argomento di questo post, ovvero l'IVA di Sky, potete ancora farlo.